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protesta studenti liceo cavour
fonte foto: via Roma Today

Soffitti pericolanti, aule chiuse perché inagibili: al liceo Cavour di Roma la situazione sta diventando insostenibile.

Così le studentesse e gli studenti della scuola con vista Colosseo, hanno organizzato una protesta rivolta alle istituzioni. La mattina del 28 settembre, prima del suono della campanella, gli alunni hanno manifestato rivendicando maggiore attenzione per la loro sicurezza. Ad organizzare il sit-in è stato il collettivo “Tommie Smith”, dopo il crollo di una sbarra di ferro dal soffitto dei bagni che ha colpito le spalle di uno studente.

La preside: “Hanno voluto sensibilizzare le istituzioni su un tema che sentono molto forte”

Secondo i liceali del Collettivo Cavour il decadimento dell'edificio non può più attendere: urge un intervento immediato. Tuttavia, secondo gli studenti la problematica troverà difficilmente una soluzione, da qui nasce il sit-in: ”La maggioranza appena eletta, le cui politiche non sembrano tutelare principalmente gli interessi degli studenti, ci fa solo pensare che la situazione andrà progressivamente peggiorando" spiega il Collettivo. L'iniziativa ha trovato l'appoggio della Rete degli Studenti Medi, che commenta così la vicenda: “Saremo sempre al fianco di chi lotta per avere spazi sicuri, il problema dell’edilizia scolastica va risolto in maniera strutturale e nell’immediato. Noi lo abbiamo chiesto e lo continuiamo a chiedere con la campagna Fateci Spazio insieme al sindacato degli edili”

Intervistata da RomaToday, la preside del Cavour è intervenuta cercando di calmare gli animi: "Questa scuola è molto attenzionata dalla Città Metropolitana quindi immediatamente dopo le mie segnalazioni, i tecnici sono venuti per intervenire. L'anno scorso c'è stato l'adeguamento dell'intero sistema antincendio, attualmente è in corso il rifacimento dell'intera facciata interna e dopo le nostre richieste hanno inserito un capitolo di spesa per le infiltrazioni”. I tempi di intervento non sono però sempre immediati, anche se la dirigente precisa che la situazione non è paragonabile a quella di molte scuole di periferia, messe molto peggio. Infine la dirigente si schiera a favore dei suoi studenti: "Sapevo tutto mi avevano avvisato. Non è stata una cosa contro di me, loro sanno quanto io sia collaborativa e quanto li ascolti. Hanno voluto sensibilizzare le istituzioni su un tema che sentono molto forte"

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