ImmaFer
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Studentessa sedicenne chiede di studiare in Dad

È diventata mamma a 16 anni e ora chiede di continuare la scuola da casa, in didattica a distanza. È il caso di una studentessa di un liceo di Piacenza, che ha raccontato la sua storia prima sui social, poi con una lettera pubblicata dal quotidiano cittadino 'Libertà'

"Voglio studiare, ma rimanere con mio figlio e la mia famiglia", scrive. "Lo scorso anno mi è stata concessa la Dad per la gravidanza a rischio. Ora dicono che non si può più fare. Ma io non posso permettermi un asilo privato da oltre mille euro al mese". Queste le motivazioni riportate dalla ragazza per giustificare la sua richiesta. Che, però, non sono bastate a convincere l'istituto.

Indice

  1. Un anno da studentessa modello
  2. La risposta della scuola
  3. Un caso che divide
  4. Diritto allo studio e maternità: si può conciliare?

Un anno da studentessa modello

Eppure, durante la gravidanza, la giovane aveva seguito regolarmente le lezioni online. Ottenendo, peraltro, una media dell’8 e mezzo. Dopo il parto, avvenuto di domenica, racconta di essersi collegata alle lezioni già il martedì successivo, direttamente dall’ospedale. Evidentemente, neanche l'attaccamento agli studi dimostrato in precedenza, è servito a smuovere la scuola.

"Mi hanno detto che la preside avrebbe valutato, ma non sono mai stata richiamata. Ho chiesto un incontro urgente", riferisce. Nel frattempo, starebbe valutando l’opzione di una scuola privata online, per non rinunciare agli studi.

La risposta della scuola

L’istituto, al momento, non ha ancora preso una decisione definitiva. "La prossima settimana avremo un incontro con i servizi sociali. La scelta sarà presa per il bene della ragazza e del bambino", ha dichiarato la dirigente scolastica, come riporta 'Libertà'.

Il tema è delicato, e il regolamento attuale della scuola non prevede la Dad in assenza di particolari condizioni sanitarie o emergenziali. La situazione è quindi in fase di valutazione, anche in assenza di una normativa nazionale chiara in materia.

Un caso che divide

Il caso, nel frattempo, ha acceso il dibattito sui social. Centinaia i commenti che si leggono sotto il post Facebook del 'Corriere della Sera', spesso in contrasto tra loro. "Merita un aiuto. Studentessa modello e brava mamma responsabile nonostante la giovane età", scrive un utente. Un altro aggiunge: "È soprattutto in casi così estremi che la scuola deve supportare lo studio dei giovani".

Tanti, però, anche i pareri che criticano la studentessa: "30 anni fa se facevi un figlio a 16 anni interrompevi la scuola. Poi da più grande frequentavi corsi serali per completare gli studi. Non si può vivere pretendendo sempre", scrive qualcuno. Oppure: "Rischiamo di creare un precedente pericoloso. La richiesta di Dad avverrebbe in continuazione per i più svariati motivi".

Diritto allo studio e maternità: si può conciliare?

Ad ogni modo, questa storia ha riportato al centro una questione complessa: come garantire il diritto allo studio alle madri adolescenti? La didattica a distanza, strumento introdotto durante la pandemia, potrebbe essere una possibile soluzione anche in situazioni individuali. Ma senza linee guida chiare a livello ministeriale ogni decisione resta nelle mani dei singoli istituti.

Per ora, la studentessa aspetta una risposta. Ma intanto, la sua voce ha aperto un dibattito che potrebbe spingere il sistema scolastico a interrogarsi su modelli più inclusivi.

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