
Un furto può sembrare una piccola notizia di cronaca quotidiana, ma dietro ogni oggetto rubato c’è una storia. Questa volta riguarda un ragazzo di 14 anni che ogni giorno affronta un viaggio impegnativo per inseguire la sua passione: studiare al liceo musicale di Portogruaro. Partendo da Gemona del Friuli.
Tra tre treni presi all’alba e pedalate fino alla stazione, la sua routine è fatta di sacrificio e determinazione. Proprio per questo, la sparizione della sua bicicletta, soprannominata con affetto “Sgraziella da combattimento”, è stata un duro colpo.
Ma dai social, dove la madre aveva raccontato l'accaduto in un post, è partita una catena di solidarietà. Ed è arrivato un gesto che ha fatto "il giro d’Italia".
Il sacrificio di un quattordicenne
La storia inizia con un messaggio scritto in gruppo cittadino di Portogruaro, dove sarebbe avvenuto il furto, sperando di ritrovarla:
"Buongiorno mio figlio ha 14 anni e ogni mattina si alza alle 4:30 per prendere da Gemona del Friuli tre treni per raggiungere la vostra bellissima Portogruaro per frequentare lo stimato liceo musicale XXV Aprile. Si era comprato con i suoi soldini una bici usata da 'combattimento' per arrivare in tempo a scuola e soprattutto per non dover correre per non perdere il treno al rientro, con due cestini la voleva, uno per lo zaino e uno per il violino... Non è durata due giorni".
Il 13 settembre, l’amara sorpresa: "al momento dell'arrivo in stazione, perché la sua 'Sgraziella' non c'era più", ha aggiunto la mamma del ragazzo.

L’appello della madre
https://www.facebook.com/groups/686636544140699/permalink/770811669056519/
La singora non si è limitata a raccontare il fatto, ma ha lanciato un vero appello per la restituzione della bici: confidando "nel buon cuore della gente e soprattutto nella voglia di legalità".
Un messaggio che ha avuto un effetto immediato. La storia del quattordicenne ha cominciato a girare rapidamente sui social, toccando centinaia di persone, ben oltre il territorio di riferimento.
Il gesto dell’imprenditore
Tra chi ha letto quel post c’era anche Francesco Lopolito, imprenditore barlettano e titolare di un negozio di bici elettriche. All’'AGI' ha raccontato: "Ho il cuore grande e mi sono commosso: appena ho letto la notizia sui social ho deciso di fare un regalo a questo ragazzo e restituirgli un po' di speranza".
Non un semplice commento di incoraggiamento, ma una vera promessa: "Ci siamo messi in contatto con la signora tramite messaggi e a breve faremo una videochiamata con il ragazzo, affinché possa scegliere una bici dal nostro negozio: sarà nostra premura fargliela recapitare a casa. I ragazzi hanno bisogno di fiducia e di sapere che nel mondo esistono persone buone. Soprattutto merita di arrivare a scuola senza problemi".