Maria_Zanghi
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lucia azzolina intervista skuola.net

Un anno faticoso e gravoso quello trascorso al Ministero dell’Istruzione per Lucia Azzolina. Dirigente scolastica, docente ed ex Ministra del governo Conte bis che nel corso del suo mandato ha dovuto affrontare la rivoluzione data dalla pandemia da Covid-19.

Di Azzolina si ricordano le critiche per i famosi “banchi a rotelle”, gli scontri con le opposizioni politiche che nel corso dei mesi più cruenti dati dal virus le hanno rivolto duri attacchi, spesso anche sessisti. Ma la sua battaglia per una scuola più moderna e all’avanguardia, che guarda alle grandi istituzioni scolastiche del nord Europa, non si è spenta dopo la sua mancata riconferma al Dicastero. Nel suo libro, La vita insegna, ha voluto ripercorrere i momenti salienti che hanno segnato il periodo vissuto a Viale Trastevere, scardinando le fake news che si sono susseguite sul suo conto nel corso del tempo. A Skuola.net, Lucia Azzolina ha, infine, anche voluto lanciare un appello agli studenti e tracciare la propria idea per una corretta Maturità 2022.

Quando non sono stata riconfermata ho pianto: ho pagato lo scotto della pandemia

Lo scorso 18 novembre è uscito il suo primo libro autobiografico dal titolo “La vita insegna. Dalla Sicilia al Ministero, il viaggio di una donna che alla scuola deve tutto”, in cui Lucia Azzolina, ex Ministra dell’Istruzione, racconta tutta la verità sull’anno di lavoro svolto durante la pandemia.

Lo scorso febbraio, dopo la caduta del Governo Conte II e l’arrivo di Mario Draghi a Palazzo Chigi il suo nome è stato sostituito con quello del Ministro Patrizio Bianchi. La sua reazione, dopo la mancata riconferma, è stata particolarmente emotiva: “All’inizio ho pianto a dirotto, un giorno e mezzo all’incirca”.

Delusa e dispiaciuta per aver pagato uno scotto troppo alto: aver amministrato il suo Ministero durante il momento italiano più difficile dal secondo dopoguerra. “Ho la consapevolezza di aver pagato due grosse battaglie che ho fatto, entrambe per gli studenti: la prima, quella di tenere il più possibile le scuole aperte; e la seconda quella di aver fatto i concorsi per gli insegnanti perché credo che gli studenti abbiano diritto ad avere dei docenti formati. Queste due battaglie sono costate il posto da Ministro - afferma - ma io le rifarei mille volte perché ci credo tantissimo. Ho lavorato mettendo gli studenti al centro, nonostante gli errori compiuti”.

Banchi a rotelle? Innovazione per le scuole. Chi ha criticato non conosce le scuole

La pandemia, secondo Azzolina, ha vanificato gli obiettivi prefissati, come quello di portare la scuola italiana verso il futuro, rifacendosi ai grandi istituti scolastici del Nord Europa. La Dad, il distanziamento sociale e l’impossibilità di fare lezioni frontali in modo tradizionale hanno portato a ripensare la didattica e anche il lavoro al Ministero era diventato una corsa contro il tempo per tenere a mente costantemente le indicazioni da parte del Cts. Per ottemperare alle richieste fatte dai tecnici, è stato chiesto ai dirigenti scolastici di quali e quanti banchi avessero bisogno nelle proprie scuole: “Le risposte sono state: 2 milioni di banchi tradizionali, 400 mila sedute innovative (i famosi banchi a rotelle, ndr). Chi le ha scelte sapeva già a cosa servissero, cioè a non fare didattica frontale, servivano a fare flipped classroom, a far lavorare in gruppo gli studenti”.

Insomma, tutta la polemica sui bistrattati banchi a rotelle, che ancora la vede al centro della scena, per Azzolina è da sempre stata totalmente inutile. “Quei banchi - continua l’ex Ministra -, una volta superato il Covid-19, serviranno a svolgere cose innovative di cui la scuola italiana ha bisogna se vuole essere al passo degli istituti scolastici del Nord Europa, dove le sedute innovative vengono utilizzate senza troppe polemiche, come invece accaduto in Italia. Polemiche nate da parte di persone che nella scuola non hanno mai messo piede”.

Maturità 2022, Sì allo scritto di Italiano: non è una punizione!

Con l’inizio del nuovo anno scolastico, la Dad - che adesso sta tornando a occupare le giornate di alcuni studenti a causa della chiusura delle scuole per troppi contagi - è stata riposta apparentemente in soffitta e le lezioni sono tornate in presenza. Un ottimo risultato per Azzolina che, a proposito del ritorno alla didattica tradizionale, auspica una Maturità 2022 semi tradizionale: “Quest’anno dato che gli studenti sono in classe, io penserei a fare lo scritto di italiano”. Sulla seconda prova ha delle riserve, ma il primo scritto crede sia opportuno svolgerlo anche per i ragazzi. “Alcuni riescono a esprimersi meglio attraverso lo scritto” - sottolinea Azzolina. “Questo potrebbe rappresentare un'opportunità, non una punizione”.

Laureati senza lavoro: serve orientamento nelle scuole

Se c’è una cosa che le manca del suo ex lavoro in Viale Trastevere è la possibilità di investire denaro nella scuola. “E’ da sempre stato uno dei miei primi obiettivi” - ricorda l’ex Ministra. “Chi siede al Ministero dell’Istruzione deve dare indirizzo politico e lottare per le proprie idee, per poter essere la vera prima voce degli studenti”.

Quegli stessi studenti che troppo spesso, una volta laureati, non riescono a entrare nel mondo del lavoro e che si vedono rimbalzati per anni per un’occupazione che spesso non soddisfa le proprie esigenze economiche.

Non sempre, quindi, chi si impegna riesce a raggiungere i risultati sperati. Fuori dalla retorica, Azzolina spera in una partecipazione più attiva da parte delle scuole in questo campo: “Bisogna continuare a impegnarsi per raggiungere i propri sogni, ma questo andrebbe affiancato da momenti di orientamento nelle scuole. E’ vero che molti laureati rimangono senza lavoro, ma è vero anche che spesso il mercato del lavoro richiede altro”.

Infine, un monito e un consiglio per chi, come lei, da donna ha dovuto lottare un po’ di più per realizzarsi professionalmente: “Il mio augurio va alle ragazze: non fatevi affossare dall’arretramento culturale che ancora vive in diverse aree del Paese rispetto al valore che possono avere le donne. Voi dovete lottare molto di più per realizzare i vostri obiettivi, non demordete!”.

Maria Zanghì

Data pubblicazione 15 Dicembre 2021, Ore 11:58
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