Matteo Bortone
Autore
Istituto Tecnico Fermi Modena

Il fenomeno preoccupante della “lista degli stupri”, dopo Roma, è arrivata anche in Emilia-Romagna, coinvolgendo l’Istituto tecnico Fermi di Modena

Come già accaduto nei licei romani, dal Giulio Cesare al Carducci fino all'Anco Marzio di Ostia, anche nella scuola modenese sono apparse scritte degradanti nei bagni, contenenti elenchi di studentesse indicate come potenziali bersagli di violenza. 

L’episodio, risalente a circa una settimana fa, riprende le stesse modalità dei precedenti casi che si sono verificati  tra novembre e dicembre, confermando una preoccupante tendenza di violenza psicologica e misoginia che sta scuotendo il mondo scolastico italiano.

Indice

  1. La denuncia degli studenti
  2. L’effetto emulazione
  3. Una catena di casi

La denuncia degli studenti

Il caso è emerso grazie ad alcuni studenti che hanno segnalato l'accaduto a un rappresentante di istituto, permettendo così alla dirigenza di far scattare immediatamente le verifiche interne. 

Parallelamente all’indagine per individuare i responsabili, la scuola ha avviato un percorso di sensibilizzazione: molti docenti hanno dedicato ore di lezione al confronto con le classi, ribadendo la natura violenta e inaccettabile di tali messaggi. 

Tuttavia, resta ancora da chiarire se gli autori del gesto siano stati identificati con certezza e quali provvedimenti disciplinari la scuola intenda adottare nei loro confronti.

L’effetto emulazione

L'allarme lanciato dai dirigenti scolastici romani descrive un quadro preoccupante, in cui la diffusione di liste sessiste nei licei della Capitale sembra sia dovuta a un effetto emulazione

Infatti, uno degli ultimi casi nel Lazio è avvenuto proprio nell'istituto che aveva registrato il primo caso. Secondo Bianca Piergentili, coordinatrice degli studenti medi regionali: “Non si può parlare di episodi isolati”, ma del sintomo di un vuoto istituzionale, colmabile solo attraverso l'introduzione di percorsi strutturati di educazione sessuo-affettiva.

A conferma di un clima degradato già esistente, in molti istituti la comparsa delle liste è stata preceduta da scritte volgari e violente all'interno dei bagni, segnali inascoltati di un problema culturale che richiede un intervento immediato. Occorre verificare se questi messaggi erano già apparsi anche nell’istituto di Modena.

Una catena di casi

La “lista degli stupri” comparsa nell’istituto di Modena è l’ultimo di una serie di casi che tra la fine di novembre e l'inizio di dicembre ha coinvolto tre storici istituti della Capitale: i licei Giulio Cesare, il Carducci e l’Anco Marzio di Ostia. Ma anche il liceo scientifico di Lucca.

Sulle pareti dei bagni di queste scuole sono apparse una serie di scritte intimidatorie contenenti i nomi di diverse studentesse e anche di due professoresse, indicate esplicitamente come bersagli di violenza sessuale.

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