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liceo made in italy 2024-2025 120 scuoleC'è grande soddisfazione dalle parti di Palazo Chigi per l'avvio della sperimentazione del Liceo del Made in Italy. Il nuvo percorso scolastico partirà dal prossimo anno 2024/2025, ma già adesso va delineandosi.

Sono ben 120 le scuole che hanno risposto alla chiamata del MIM, attivando il nuovo piano di studi liceale. Qualcuno però viaggia controcorrente. Si tratta delle Province Autonome del Trentino che preferiscono rimandare, almeno per ora, la sperimentazione.

Il Sottosegretario Frassinetti: “Un risultato frutto del grande lavoro del MIM e del MIMIT”

Il nuovo percorso scolastico, per cui si potrà fare domanda a partire da domani 23 gennaio, è stato attivato da 120 istituti su tutto il territorio nazionale. "Ritengo che aver raggiunto il risultato dell'adesione di 120 istituti al primo Liceo del Made in Italy sia più che soddisfacente, questo in considerazione anche del poco tempo a disposizione” ha spiegato l'Onorevole Paola Frassinetti, Sottosegretario all'Istruzione ed al Merito.

L'ex deputata di Alleanza Nazionale ha poi aggiunto: ”Un risultato che è frutto del grande lavoro del Ministero dell'Istruzione e del Merito che, in raccordo con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ha effettuato un importante lavoro istruttorio inviando tempestivamente le circolari alle scuole ed effettuando inoltre un'azione di monitoraggio e confronto continuo con i territori,  favorendo questo risultato, per cui ringrazio anche il Ministro Valditara per il suo impegno. Le potenzialità del made in Italy sono straordinarie e imparare a comprenderle è una prospettiva importante per il futuro dei nostri giovani, il mio incoraggiamento va a tutti gli istituti che hanno accolto questa novità e sono sicura che sarà un’offerta formativa che si andrà ad ampliare nel tempo”.

In Trentino slitta il liceo del Made in Italy

Se a Roma il clima è euforico, dalle parti di Bolzano e Trento, invece, tira un'aria diversa. Francesca Gerosa, assessore all'Istruzione, frena l'entusiasmo: ”Vorrei fare un ragionamento per migliorarlo” ha esordito con 'Il Corriere della Sera'. L'idea della tesserata di FdI è quella di avviare un dialogo con le scuole, per far sì che il progetto riesca poi ad abbracciare il territorio: ”Vorrei calare quest’iniziativa nel nostro territorio e l’obiettivo è essere pronti per l’orientamento a settembre”. Parla di scelta sensata Paolo Pendenza, presidente della sezione trentina dell’Associazione nazionale dirigenti scolastici: ”Non è un indirizzo ben definito, piuttosto che portare avanti in modo rapido il nuovo indirizzo didattico senza informazioni, è meglio aspettare un anno e fare orientamento per dare la possibilità alle famiglie di fare una scelta ragionata”. Al momento sono sei in tutto le scuole trentine interessate alla novità formativa, ma in nessuna le famiglie avrebbero fatto domanda d'iscrizione.
Data pubblicazione 22 Gennaio 2024, Ore 9:52 Data aggiornamento 22 Gennaio 2024, Ore 9:57
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