Contratto scuola, cosa cambia da oggi per insegnanti e altri lavoratori

Il nuovo contratto scuola vede finalmente la luce. Dopo un anno di lunghe trattative, verifiche e continui rinvii, le diverse parti in gioco hanno raggiunto un accordo sul nuovo contratto nazionale del comparto Istruzione e Ricerca 2019/2021.

Previsti aumenti in busta paga fino a 124 euro per docenti, di 96 euro per il personale tecnico e amministrativo e di 190 per i Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi. Inoltre, arrivano diverse novità che proprio da oggi, 19 gennaio, entreranno in vigore.

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Nuovo contratto scuola, coinvolti 1,2 milioni di lavoratori

Dall’introduzione, e regolazione, del cosiddetto lavoro agile ai nuovi ordinamenti professionali per il personale ausiliario, tecnico e amministrativo di scuole, università, accademie e conservatori; dai tre giorni di permesso retribuito anche per i lavoratori precari alla valorizzazione della formazione in servizio degli insegnanti: queste le principali novità introdotte dal nuovo contratto nazionale.

Una notizia attesa da 1.232.248 dipendenti, di cui 1.154.993 appartenenti ai settori scuola e Afam (inclusi gli 850mila insegnanti), e 77.255 lavoratori dei settori università ed enti di ricerca (esclusi i professori). Il Ministro Valditara non nasconde l'entusiasmo: ”Risultato importante; un passo concreto per valorizzare il personale della scuola” ha detto il numero uno del MIM, come si legge su 'IlSole24Ore'. Soddisfatte anche le sigle sindacali (ad eccezione della Uil Scuola), che guardano già al prossimo Ccnl: ”Auspichiamo ora che si avviino rapidamente le trattative per il rinnovo del Ccnl 2022/24 scaduto da un biennio”, ha detto il numero uno della Cisl, Luigi Sbarra.