matteobortone
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lettera sfogo studente

La fine della Maturità porta con sé il sollievo di aver superato una prova importante, ma non vale per tutti, perché capita anche che a qualcuno resti l’amaro in bocca per il risultato ottenuto

È il caso di Gabriel, uno studente che, spinto da un senso di giustizia, ha deciso di non rimanere in silenzio, esprimendo la sua profonda amarezza per una valutazione finale che, a suo dire, non rispecchia minimamente il suo percorso

Così ha deciso di scrivere una lettera e inviarla alla redazione di Skuola.net. Nel testo, il neodiplomato ha condiviso il suo sfogo post-esame, con tono schietto e diretto, raccontando la delusione di chi si è sentito penalizzato nonostante l'impegno costante. 

Quello di Gabriel non è solo lo sfogo di un singolo studente, ma si fa portavoce di un malessere più ampio, quello di tanti ragazzi che, come lui, sentono che il sistema non sempre premia il vero merito e la costanza.

Indice

  1. Lo studente denuncia un'ingiustizia subita
  2. La richiesta: “Cambiare il sistema di valutazione”
  3. Il testo completo della lettera

Lo studente denuncia un'ingiustizia subita

Gabriel, nel suo accorato appello, non usa mezzi termini per descrivere la situazione. Nonostante cinque anni di studio continuo, senza mai un debito e con medie "più che discrete", si è visto assegnare un 62/100 come voto finale. Un punteggio che, a suo parere, "non rispecchia le mie capacità e le mie aspettative".

Ciò che lo indigna maggiormente è il paragone con alcuni compagni "che nemmeno avrebbero dovuto essere ammessi all'esame visto che non avevano i requisiti obbligatori necessari (vedi % di assenza, insufficienze gravi specialmente nelle materie d'esame, ecc.)" e che, incredibilmente, hanno ottenuto "delle valutazioni finali molto più alte della mia".

La richiesta: “Cambiare il sistema di valutazione”

Per Gabriel, la questione è semplice: "Bisognerebbe cambiare il sistema scolastico di valutazione finale perché non è giusto basarsi solo su due prove scritte, perché tutto può succedere, anche che vadano male (non ho mai preso un 4 in un tema di italiano nella mia vita scolastica), e su quella orale (mi sembrava di aver affrontato una buona prova facendo tutti i collegamenti interdisciplinari con sicurezza e tranquillità)".

La sua richiesta è di considerare "tutto il percorso scolastico dello studente, valorizzando le sue capacità e non 'premiare' i fannulloni assenteisti strategici regalando sufficienze nelle ultime settimane di scuola". 

Una valutazione che, per lui, ha un peso enorme sul futuro: "So che il voto è solo un numero, ma è assurdo veramente che da questa valutazione finale dipenderà anche il mio futuro perché non potrò accedere in alcuni posti di lavoro".

Il testo completo della lettera

Ecco il testo integrale della lettera, inviata a Skuola.net dallo studente:

"Finita la maturità la mia delusione è tanta, ma ho anche una profonda amarezza per quello che considero un'ingiustizia subita.

Nonostante il mio impegno continuo e costante in tutti questi 5 anni di studio, senza aver mai avuto debiti scolastici, anzi avendo avuto delle medie più che discrete, sono stato penalizzato da un 62/100 come valutazione finale che non rispecchia le mie capacità e le mie aspettative, in confronto ad alcuni compagni/e che NEMMENO avrebbero dovuto essere ammessi all'esame visto che non avevano i requisiti OBBLIGATORI necessari (vedi % di assenza, insufficienze gravi specialmente nelle materie d'esame, ecc.) e che hanno avuto delle valutazioni finali molto più alte della mia!

Bisognerebbe cambiare il sistema scolastico di valutazione finale perché non è giusto basarsi solo su due prove scritte, perché tutto può succedere, anche che vadano male (non ho mai preso un 4 in un tema di italiano nella mia vita scolastica!), e su quella orale (mi sembrava di aver affrontato una buona prova facendo tutti i collegamenti interdisciplinari con sicurezza e tranquillità).

Evidentemente per voi non è stato così.

Bisognerebbe tener conto di tutto il percorso scolastico dello studente, valorizzando le sue capacità e non "premiare" i fannulloni assenteisti strategici regalando sufficienze nelle ultime settimane di scuola.

So che il voto è solo un numero, ma è assurdo veramente che da questa valutazione finale dipenderà anche il mio futuro perché non potrò accedere in alcuni posti di lavoro.

Penso proprio di NON meritarmelo!!!

Il voto che mi avete dato NON mi rappresenta e NON sarà sicuramente un misero pezzo di carta a determinare quello che valgo.

Grazie a tutti,

Gabriel, uno studente serio, responsabile e con un profondo senso del dovere".

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