3 min
maestra lega alunno Roma

La scuola dovrebbe essere un luogo sicuro, dove crescere e imparare. Ma per un bambino di sei anni, frequentare le lezioni in un istituto di Roma si sarebbe trasformato in un’esperienza difficile, finita ora sotto la lente della Procura.

L’accusa è pesante e riguarda un’insegnante che, secondo quanto ricostruito, avrebbe messo in atto condotte definite “vessatorie e mortificanti” nei confronti del piccolo alunno.

I fatti contestati risalgono al periodo tra il settembre 2019 e il febbraio 2021, ma solo ora la docente si trova a doversi difendere in aula, rispondendo alle domande del Pubblico ministero. 

Indice

  1. Laccio di stoffa e borsa al collo: le accuse della Procura
  2. La versione della maestra

Laccio di stoffa e borsa al collo: le accuse della Procura

Le presunte azioni dell’insegnante sono state descritte dalla Procura di Roma come abuso di mezzi di correzione. L’elenco degli episodi contestati è dettagliato, e si concentra in particolare su tre momenti chiave.

Il primo, e più clamoroso, è avvenuto proprio in classe: “Durante l’orario di lezione in classe legava il minore alla sedia con un laccio di stoffa, al fine di non farlo muovere, e mettergli una borsa al collo al fine di farlo concentrare”. Una pratica utilizzata, a quanto pare, per tenere fermo il bambino, evidentemente molto vivace. 

Ma non è tutto, tra le accuse compare anche un episodio avvenuto all’uscita della scuola, nel febbraio 2021, quando la maestra, come si legge nel capo di accusa, “trascinava con forza il minore mentre questi piangeva, lamentandosi ad alta voce del comportamento tenuto dallo stesso”.

Secondo l’accusa, le condotte della maestra, che avrebbe “mortificato e vessato in più occasioni” il bimbo, avrebbero avuto conseguenze pesanti sul piccolo.

La versione della maestra

Comparsa in tribunale, l’insegnante ha respinto con forza le accuse, difendendo il suo approccio e il rapporto con l’alunno. La docente ha raccontato di aver conosciuto il bambino in prima elementare, descrivendolo come uno studente sveglio e in grado di relazionarsi facilmente con gli altri.

Ha sottolineato la "dolcezza" del suo metodo nel relazionarsi con i più piccoli, dichiarando: “Ho avuto sempre ottimi rapporti con lui perché quando un’insegnante si deve rapportare con bimbi di sei anni lo fa sempre in maniera dolce”. Riconoscendo la personalità esuberante del bambino, ha specificato: “È un bambino simpatico, di straordinaria vivacità ma anche dinamico, veloce, incapace di stare fermo e zitto”.

La maestra ha poi concluso la sua difesa spiegando che il comportamento del bambino non la infastidiva: “Quell’anno mi ricordo che quando stavo in classe con lui e lui voleva fare protagonista, io ero sempre ben disposta perché i bimbi quando arrivano in prima elementare hanno una certa carica e la voglia di rapportarsi con tutti”.

Skuola | TV
I giovani credono ancora in Dio? Risponde Lorena Bianchetti #Sapevatelo Vodcast

Nel vodcast #Sapevatelo la conduttrice di "A sua immagine" si racconta e riflette sullo stato di salute del cristianesimo tra le nuove generazioni

Segui la diretta