
Portare piatti caldi alla mensa della Caritas, aiutare il personale negli ospedali, nelle case di cura o nei canili, sistemare gli archivi delle biblioteche o occuparsi del giardino della scuola. L'obiettivo, spiega ‘Il Messaggero’, che riporta la notizia, è far sì che i ragazzi sospesi possano aiutare il prossimo dando un contributo alla comunità durante il periodo di sospensione.
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Il tavolo di lavoro per il problema del bullismo a scuola
Affrontare seriamente il problema del comportamento degli studenti in classe: per questo è stato costituito uno specifico tavolo tecnico presso il Ministero di viale Trastevere, composto da dirigenti scolastici, educatori, magistrati e docenti universitari. L’incarica è proprio quello di formulare una riforma della condotta tra i banchi di scuola.Sembra proprio che negli ultimi anni, infatti, si sia verificata una forte escalation di bullismo all'interno degli istituti scolastici, sia contro compagni di classe che contro i docenti. A peggiorare la situazione, ci sono i cellulari: gli episodi di violenza sono stati spesso filmati e diffusi online, generando polemiche e preoccupazione molto diffuse. Il ministro Valditara, che ha fatto della lotta al bullismo uno dei suoi marchi di fabbrica, ha annunciato che sono in arrivo nuove misure e una riforma che entrerà in vigore entro l'anno scolastico 2023-2024.
In particolare, tra le misure annunciate, il voto di condotta alle medie sarà valutato in decimi e farà media, tanto che alle superiori avrà anche un impatto diretto sull'ammissione alla Maturità. In caso di un voto di condotta insufficiente (ad esempio un 6), gli studenti verranno rimandati a settembre per una prova di educazione civica.
Regolamentazione delle sospensioni: lavori socialmente utili nelle strutture convenzionate
Al centro delle novità c’è però la regolamentazione delle sospensioni scolastiche. Niente più casa e inedia per i ragazzi che riceveranno una sospensione. Le scuole, infatti, avranno la possibilità di assegnare loro lavori socialmente utili in strutture come ospedali, case di cura, canili, biblioteche, mense della Caritas e servizi sociali. Gli uffici scolastici regionali si occuperanno di stilare un elenco di queste strutture convenzionate, garantendo criteri di sicurezza.“Si tratta di elenchi che verranno preparati e utilizzati proprio come accade per i progetti dei Pcto, l’ex alternanza scuola lavoro”, ha spiegato Mario Rusconi, presidente dell’Associazione nazionale dei presidi di Roma e membro del tavolo tecnico al Ministero dell’istruzione, come fa sapere ‘Il Messaggero’. “In una città come Roma ci sono molte possibilità di scelta, che potrebbero non presentarsi in un piccolo paese: quindi è importante che tutte le scuole possano contare su un albo sicuro, con strutture convenzionate, a cui chiedere il sostegno”.
L'obiettivo fondamentale è, dunque, quello di coinvolgere i ragazzi sospesi in attività formative ed educative, anche di natura extra-scolastica. Inoltre, le sospensioni con obbligo di frequenza saranno gestite in modo differente: i ragazzi sospesi dovranno comunque frequentare la scuola, ma non assistendo insieme ai compagni alle lezioni in classe. Saranno invece impegnati in attività alternative, come tagliare l'erba nel giardino della scuola, fare ricerche in biblioteca o sistemare l'archivio.
Di fondo, c’è quindi la forte volontà di offrire ai ragazzi sospesi un'opportunità di riscatto e di crescita personale, rendendo le sospensioni un'occasione per contribuire alla comunità e apprendere in modo diverso.