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ragazzo che dorme con libro in faccia

Ti sei mai chiesto perché la sveglia della mattina sembra un nemico giurato? Non è solo pigrizia: la scienza ha qualcosa da dire in merito. Nel Regno Unito - proprio in considerazione di uno studio che mostrano i benefici per l'intero sistema scolastico anche solo di un'oretta di sonno in più concessa agli alunni - un istituto ha deciso di spostare l’inizio delle lezioni dalle 8:50 alle 10:00, e i risultati sono stati sorprendenti.

Per quattro anni, il neuroscienziato Paul Kelley ha seguito la sperimentazione - in una ricerca dal titolo 'Is 8:30 a.m. Still Too Early to Start School?'- osservando questi studenti, di età compresa tra i 13 e i 16 anni, per capire se iniziare più tardi le lezioni potesse davvero cambiare qualcosa. E i dati hanno parlato chiaro: meno assenze, più concentrazione e voti migliori.

Il motivo? Sempre legato alla scienza: durante l’adolescenza, infatti, il nostro ritmo circadiano cambia, rendendo più difficile addormentarsi presto e svegliarsi riposati per le prime ore di lezione.

Indice

  1. Un esperimento lungo quattro anni
  2. Quando l’orario è tornato indietro
  3. La scienza del sonno degli adolescenti
  4. Una questione di salute ed equità

Un esperimento lungo quattro anni

Il cambiamento dell’orario non è stato un test di pochi mesi ma, come detto, un vero e proprio studio scientifico durato quattro anni, pubblicato sulla rivista 'Frontiers in Human Neuroscience'. Nei due anni in cui la scuola è iniziata alle 10:00, le assenze per malattia sono diminuite di oltre il 50%. Allo stesso tempo, la percentuale di studenti con buoni risultati agli esami nazionali è cresciuta del 12%

Gli autori hanno spiegato che questi miglioramenti non erano casuali, ma direttamente collegati al fatto che i ragazzi dormivano meglio e arrivavano più riposati a scuola.

Quando l’orario è tornato indietro

L’esperimento, però, non è durato per sempre. Dopo due anni, la scuola è tornata all’orario originario, con inizio alle 8:50. Il risultato? Terminato questo "effetto" le assenze per malattia sono aumentate del 30%. Una dimostrazione evidente di quanto un semplice cambiamento dell’orario possa incidere non solo sull’umore degli studenti, ma anche sulla salute dei ragazzi.

La scienza del sonno degli adolescenti

Questo perché, come visto, durante l’adolescenza il ritmo circadiano - cioè l’orologio biologico interno che regola sonno e veglia - tende naturalmente a spostarsi verso orari più tardivi.

Questo significa che i ragazzi fanno fatica ad addormentarsi presto e, di conseguenza, svegliarsi molto presto diventa complicato. Per questo, iniziare le lezioni alle 8:00 o alle 8:30 non terrebbe conto della loro biologia naturale.

Una questione di salute ed equità

I ricercatori non parlano solo di comfort. Sottolineano proprio come adattare l’orario scolastico al ritmo degli adolescenti potrebbe essere un vero e proprio intervento di salute pubblica e anche di equità educativa.

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