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In tre anni nemmeno un giorno di lezione: il prof assente per 540 giorni rischia il licenziamento articolo

Un professore di 60 anni, assunto a tempo indeterminato in un istituto per geometri, rischia il licenziamento dopo aver totalizzato oltre 540 giorni di assenza. Questa situazione ha spinto la scuola ad avviare un processo di licenziamento, suscitando dibattiti sulle assenze prolungate e sulle normative che le regolano.

La storia del professore assente

Il docente, dopo aver firmato il contratto a settembre, ha immediatamente richiesto un anno di aspettativa. L'assenza si è poi protratta ben oltre il previsto.

Dopo il primo anno, il professore ha continuato a presentare certificati medici, accumulando un'assenza che ha superato i 540 giorni.

Le norme sul licenziamento

Secondo le spiegazioni fornite dalla referente scuola Cisl, la normativa scolastica prevede che, al superamento di un certo numero di giorni di assenza, si attivi immediatamente la procedura di licenziamento. Questo processo, ben codificato, non richiede nemmeno l'intervento dell'ufficio scolastico provinciale. Tuttavia, ogni caso viene valutato singolarmente, tenendo conto delle variabili in gioco, come l'aspettativa e la validità dei certificati medici.

Le possibili motivazioni dell'assenza

Dagli ambienti scolastici si ipotizzano diverse motivazioni che potrebbero spiegare l'assenza prolungata del docente. È possibile che non si aspettasse più di diventare un insegnante di ruolo, oppure che non sia riuscito a gestire il trasferimento in un nuovo contesto. Le procedure per il licenziamento sono state avviate alla fine dello scorso anno scolastico, e attualmente gli uffici stanno esaminando la situazione.