
La curva dei contagi in discesa riduce l’impatto della Dad a scuola. Nel periodo che va dal 31 gennaio al 5 febbraio,, sono infatti diminuite le classi in Dad. Secondo il consueto monitoraggio del venerdì, prodotto dal Ministero dell'Istruzione, alla fine della scorsa settimana, infatti, si attestavano intorno all'11,9%.
In calo rispetto al 17,2% della settimana precedente e al 15,5% della settimana 17-22 gennaio. Un buon viatico in vista del prossimo aggiornamento, che mostrerà l'impatto delle regole in funzione da lunedì 7 febbraio e che prevedono una drastica riduzione del ricorso alla Dad e alla Ddi.Stando ai dati diffusi l'11 febbraio, sono in calo anche le classi in Didattica Digitale Integrata che si attestano sull'11,7%, anche qui in calo rispetto al 14,6% della settimana precedente. Numeri che, dunque, vanno quasi in parallelo con il calo della curva generale dei contagi, confermando che la situazione epidemiologica sembra andare verso un ritorno alla normalità. Ma andiamo a vedere più nel dettaglio i dati del report del MI, che mostra buoni numeri anche sul fronte delle presenze del personale scolastico.
-
Leggi anche:
- Scuola, crescono ancora le classi in Dad, sono il 17%. Il 14,6% è in Didattica digitale integrata
- Professore no-vax fa lezione all'aperto, ma non ci va nessuno
- Studenti in piazza l'11 febbraio, l'annuncio: "Stati generali della scuola dal 18 al 20 febbraio"
In crescita gli studenti in presenza: sono l'86,9%
I dati, raccolti su un campione di 5.477.689 studenti, mostrano come siano ben 4.760.985 - l'86,9% -i ragazzi che fanno attività didattica in presenza. Nello specifico: 519.606 sono i bambini in presenza nella scuola dell'infanzia, 1.442.403 gli alunni nella scuola primaria e 2.798.976 gli studenti nella scuola secondaria di I° e II°. In Dad invece abbiamo, rispettivamente, il 16,1% (infanzia), 15,5% (primaria) e 11,2% (medie e superiori) sul totale degli studenti.Numeri, quelli sulle "presenze", in ulteriore lieve aumento rispetto a quelli della settimana precedente (24-29 gennaio) quando a fare lezione in presenza erano stati in 4.676.728 (l'82,2% degli gli studenti) e anche rispetto alle rilevazioni della settimana del 17-22 gennaio, quando i ragazzi in presenza erano stati l'81,9%. Si sta dunque gradualmente tornando verso quell'88,4% di studenti in presenza registrato nella prima settimana dopo il rientro dalle vacanze di Natale.
Il 93,7% dei docenti e il 95% del personale ATA è in presenza
Dati in lieve miglioramento anche quelli relativi a insegnanti e personale amministrativo. Su i 572.166 docenti e le 151.847 figure ATA che hanno partecipato al monitoraggio, rispettivamente 536.000 (il 93,7%) e 144.255 (il 95%) sono regolarmente stati in presenza nel periodo preso a riferimento; quando nella settimana precedente erano stati il 92,1% (docenti) e il 93,6% (personale ATA).Il monitoraggio ricorda anche che, attualmente, il 99,3% del personale docente e ATA è in regola con l’obbligo di vaccinazione e le unità di personale destinatarie di provvedimenti di sospensione dal servizio per inadempienza sono circa lo 0,7% della vasta platea complessiva.
In Calabria e Molise il numero più alto di alunni e classi in presenza
Così come nella settimana precedente, è la Calabria ad avere il numero più alto di studenti in presenza, 91,2% contro il 92,5% della settimana precedente, mentre ad avere il numero più alto di classi in presenza è il Molise, che si attesta intorno al 90,8% del totale. Da segnalare l'aumento delle presenze scolastiche in Lombardia, tra le regioni più colpite anche da questa nuova ondata di contagi, dove le classi che hanno fatto lezione in classe si attestano al 90,4% del totale (nella settimana precedente erano state l'82,7%).Paolo Di Falco