
Nella giornata di ieri abbiamo assistito ad un turbolento rientro tra i banchi di scuola. Molti gli istituti messi a dura prova e, tra assenze, classi in didattica mista e regole poco chiare, ai presidi è toccato l'arduo compito di trovare una quadra della situazione.
Non a caso la scuola è stato uno dei temi centrali della conferenza stampa andata in scena nella serata di ieri, dove prima il Presidente Draghi, e il Ministro Bianchi poi, hanno diffuso i dati ufficiali della giornata scolastica; in molti istituti è infatti mancato il regolare svolgimento delle lezioni per via delle assenze dei docenti.-
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I docenti e studenti assenti sono stati il 6% e il 4,5%
Il Ministro Bianchi ha reso quindi noto che gli insegnanti assenti perché positivi, o in quarantena, sono stati rispettivamente il 3,6% e il 2,4%; mentre la percentuale dei professori sospesi perché non in regola con l'obbligo vaccinale è stata dello 0,72%. I dati sembrano confermare la linea dell'esecutivo, cioè quella di una scuola aperta “a tutti i costi” anche se il virus corre e soprattutto tra gli studenti. Gli alunni infatti rimasti a casa ieri sono stati il 4,5% del totale delle scuole pubbliche (circa 330mila ragazzi); inoltre i comuni che hanno chiuso gli istituti per ordinanza sono stati il 3,07%.
I presidi incontrano il Ministro Bianchi
Dati alla mano, la giornata di ieri non è stata catastrofica come pronosticato. Anche se, va detto, i presidi hanno riscontrato enormi difficoltà, non solo di natura organizzativa, nel tentativo di preparare al meglio il ritorno a scuola. Prima fra tutte la mancanza di iter preciso e chiaro che permetta ai dirigenti scolastici di identificare lo status vaccinale degli studenti. Ecco perché nel pomeriggio di ieri, i presidi hanno chiesto e ottenuto un incontro con il Ministro Bianchi; nel faccia a faccia i dirigenti hanno fatto tre richieste: dotare le scuole di una funzionalità “Sidi” (Sistema Informativo dell’Istruzione) che consenta di individuare con tempestività lo stato vaccinale degli alunni; dotare di Ffp2 tutti gli alunni e tutti i dipendenti e includere le parafarmacie tra i soggetti abilitati all’esecuzione dei test Covid.