
La scuola sembra essere diventata il tema centrale di questa campagna elettorale. Dopo le affermazioni di qualche giorno fa di Berlusconi e Monti, nuove dichiarazioni arrivano a far discutere. Stavolta a lanciare il sasso è Beppe Grillo, leader del Movimento 5 stelle, secondo cui: “Un insegnante italiano frustrato è come un serial killer nelle scuole”.
PROF COME SERIAL KILLER - La frase del comico genovese è arrivata davanti ad una Piazza Sordello, a Mantova, gremita di gente venuta ad ascoltare le sue provocazioni.
QUANDO IL PROF È DEMOTIVATO - Certamente, la questione degli insegnanti insoddisfatti è un problema da risolvere nel nostro Paese. Infatti, sappiamo bene quanto questa professione necessiti di essere rivalutata positivamente e rivalorizzata da tutti, in particolare nel momento storico che stiamo vivendo. Non di rado, non è riconosciuto pienamente il lavoro che i professori svolgono con i ragazzi, sia in classe che fuori e questo può essere senza dubbio demotivante. Specie se si pensa che lo stipendio medio dei docenti italiani è inferiore a quello della media del resto d’Europa. Ed i primi a fare le spese di tale demotivazione sono proprio gli studenti.
STUDENTI COME VALVOLA DI SCARICO - Infatti, quante volte vi siete ritrovati di fronte ad una reazione eccessiva di un insegnante un po’ troppo nervoso? E quante volte non avete saputo cogliere il suo disagio ed avete, a vostra volta, alzato i toni della discussione? In questi casi è importante mettersi nei panni dell’altro, anche se difficile. Cercare di capire perché il prof ha alzato un po’ troppo la voce e viceversa è importante per evitare situazioni spiacevoli.
Serena Rosticci