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gite scolastiche

Le gite scolastiche sono uno dei momenti più attesi dell'anno. Sono "strumenti privilegiati per la crescita culturale, relazionale e inclusiva degli studenti", come si legge nel nuovo Decreto Legge n. 127/2025 - il cosiddetto Decreto Scuola - che è in fase di conversione parlamentare. 

Oltre agli aspetti didattici e, perché no, ludici del viaggio, un aspetto fondamentale per far sì che la gità sia davvero una bella esperienza è sicuramente la sicurezza. Per questo le nuove disposizioni normative vogliono dargli maggiore attenzione, con l'obiettivo di "mettere tempestivamente a disposizione delle istituzioni scolastiche un quadro di riferimento chiaro" per una gestione più sicura dei trasporti.

Indice

  1. Vince il miglior rapporto qualità-prezzo
  2. Il tetto massimo per gli aspetti economici

Vince il miglior rapporto qualità-prezzo

Al centro della riforma c’è l’articolo 5 del Decreto, che modifica il Codice dei Contratti Pubblici, inserendo i trasporti scolastici tra quelli la cui selezione andrà fatta sulla base dell'offerta economicamente più vantaggiosa. Le istituzioni scolastiche di "ogni ordine e grado" non dovranno, perciò, più puntare al ribasso - cercando il risparmio a tutti i costi - ma dovranno valutare le proposte in base al miglior rapporto qualità-prezzo

In questo modo, i viaggi di istruzione, riconosciuti come "momento qualificante dell’offerta formativa", saranno affidati a chi garantisce i massimi standard di qualità e sicurezza, non a chi fa semplicemente l'offerta meno costosa.

Il tetto massimo per gli aspetti economici

Per garantire che la qualità non venga sacrificata per preferire il risparmio, il decreto fissa anche un tetto massimo per l'incidenza del fattore economico nella valutazione. Il punteggio che le scuole possono assegnare all'offerta non potrà superare il 30%. Questa percentuale non è casuale: il legislatore ha equiparato i contratti per il trasporto scolastico a quelli "ad alta intensità di manodopera".

Ciò significa che l’altra parte della valutazione sarà destinata completamente agli aspetti qualitativi e di sicurezza.

Ma quali sono questi elementi? La legge è chiara: si dovranno valorizzare criteri oggettivi che attestino la disponibilità di "sistemi e dispositivi per la sicurezza del trasporto", ma anche l'accessibilità per persone con disabilità e, cosa molto importante, le competenze tecniche dei conducenti.

Tutto ciò, parallelamente, dovrà servire anche a innalzare gli standard del settore. Ma, per farlo, nella relazione tecnica del Decreto si premura di sottolineare che queste disposizioni non dovranno comportare "nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica". 

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