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di francesca_fortini
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Fumo in gita, nei guai due studenti

Il professore perdona, la polizia no. Ne sanno qualcosa due studenti pratesi dell’Istituto tecnico Buzzi, fermati, in gita scolastica a Barcellona, dalle forze dell’ordine catalane in possesso di sostanze stupefacenti.

Pare che i due, studenti del quinto anno e quindi entrambi maggiorenni, avessero deciso di concedersi un fuori programma rispetto alla tabella di marcia stabilita dai prof: alle 5 di mattina, infatti, hanno lasciato l’albergo nel quale alloggiavano con i compagni di classe per andare ad acquistare del fumo sulla Rambla spagnola.

IL CASO

- Hanno rischiato grosso i due ragazzi. Ma pare che la polizia locale, forse per la quantità misera di droga trovata in loro possesso, si sia lasciata muovere a compassione. Così i due studenti sono stati riaccompagnati in hotel e saranno i prof e il dirigente scolastico a decidere quale sarà la loro punizione. Le classi hanno fatto ritorno in Italia nella giornata di sabato 15 Marzo, e il preside dell’Istituto, Erminio Serniotti, ancora non si è espresso sulle sue decisioni in merito: . “Per ora ho notizie frammentarie dell' accaduto, quando torneranno a scuola cercherò di capire quello che è successo, ma non bisogna fasciarsi la testa. Poi valuterò eventuali provvedimenti da adottare".

I GIOVANI E L’HASHISH

– Da un sondaggio di Skuola.net è emerso come l’uso di droghe leggere, quali Hashish, Cannabis e Marijuana, sia una realtà diffusa anche tra le mura degli edifici scolastici. 1 ragazzo su 5 ha confessato di aver fumato uno spinello almeno una volta nella vita e, di questi, il 27% non ha timore di ammettere di averne approfittato anche a scuola. Nel 21% dei casi, poi, sembra che i prof abbiano chiuso un occhio sull’accaduto. Ma i ragazzi conoscono le conseguenze delle loro azioni? Ben il 38% degli intervistati ha dichiarato che “farsi una canna” non equivale a drogarsi e solo 2 su 5 conoscono gli effetti negativi del fumo, quali danni al sistema nervoso, fatica a studiare e perdita di memoria.

LA GITA SCOLASTICA

– A questi dati è inevitabile aggiungere tutte le aspettative che i ragazzi si creano in merito alla gita scolastica. Soprattutto negli ultimi due anni di scuola superiore, in cui ormai quasi tutti hanno raggiunto la maggiore età, la gita rappresenta la prima, vera esperienza di vacanza con gli amici, nella quale potersi lasciar andare al divertimento, a volte esagerato. Le serate in discoteca, le nottate a far baldoria nelle stanze, l’alcol e, come testimonia la vicenda dei due studenti di Prato, le droghe leggere non trovano un freno nemmeno nella presenza dei prof accompagnatori, al controllo dei quali i ragazzi riescono quasi sempre a sfuggire. Divertirsi va bene, infrangere qualche piccola regola alle spalle dei docenti anche, l’importante, però, è sapersi dare i giusti limiti nel rispetto di se stessi, degli altri e della legge.

E tu cosa ne pensi? Ti è mai successo qualcosa del genere in gita?

Francesca Fortini