
La Formazione scuola-lavoro, ovvero i vecchi Pcto (Percorso per le competenze trasversali e l'orientamento), è da tempo un tema su cui si discute. Ora però con l'approvazione in Consiglio dei Ministri del nuovo decreto-legge, non si potrà più portare gli studenti a fare attività lavorative ad alto rischio.
La novità arriva dopo anni di polemiche e di casi di cronaca su infortuni, anche gravi, durante i Pcto. L’obiettivo dunque è quello di rafforzare al massimo la sicurezza di chi fa questi percorsi. Scopriamo cosa cambia.
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Cosa prevede il decreto
Il decreto non ammette eccezioni. Prevede che le lavorazioni ad elevato rischio siano escluse dalle attività che gli studenti possono svolgere in alternanza scuola-lavoro. Oggi la sicurezza è la priorità assoluta.
Di conseguenza, tutte le imprese e le scuole dovranno adeguare immediatamente le convenzioni che regolano i periodi di lavoro e formazione degli studenti. Niente più scappatoie per nessuno.
La copertura assicurativa
Un'altra novità importante riguarda la copertura assicurativa INAIL. D’ora in poi, l'assicurazione riguarderà anche gli eventuali infortuni che avvengono durante lo spostamento tra casa e posto di lavoro.
La ministra del Lavoro, Marina Calderone, ha precisato: "Rafforziamo la protezione antinfortunistica comprendendo anche gli infortuni in itinere". Una tutela che, come vedete, è stata estesa a 360 gradi.
L'origine del dibattito
L'intervento sulla sicurezza per l’alternanza scuola-lavoro non è casuale: arriva dopo anni di aspre polemiche su una normativa che ha spesso esposto molti studenti a rischi anche gravi.
Il tema era tornato prepotentemente alla ribalta, ad esempio, quando si è deciso di estendere il Pcto anche agli studenti di 15 anni. Il rischio, spesso, è che con la scusa della "formazione" le aziende creino solo dei lavoratori a basso costo.
Sull'esclusione dei lavori pericolosi, la ministra Calderone ha commentato: "È importante che nell'avvicinarsi al mondo del lavoro, i giovani possano godere di ogni tipo di protezione e di tutela".
La ministra ha anche annunciato l'istituzione di un "fondo per le borse di studio per gli orfani di vittime di incidenti sul lavoro e di malattia professionale".
I casi di infortuni
Purtroppo, a rendere l'intervento urgente sono stati i dati e le tragedie. Nell'ultimo anno, gli infortuni avvenuti durante i Pcto sono scesi fortunatamente dell'11%, ma rappresentano ancora oltre il 13% del totale degli infortuni.
Tra i casi più drammatici, e che è rimasto un simbolo della battaglia per la sicurezza, c’è quello di Lorenzo Parelli. Il giovane è morto nel 2022 a 18 anni, proprio durante il suo ultimo giorno di alternanza scuola-lavoro a Udine, in un'azienda di carpenteria. Una trave di metallo gli è caduta addosso poche ore prima della fine del turno.
Il suo caso ha dato vita alla Carta di Lorenzo, un manifesto per la sicurezza sul lavoro che è già stato sottoscritto dal ministero del Lavoro e quello dell’Istruzione.
Il ministro Valditara: "Occasione di crescita, non di rischio"
A chiudere il cerchio, le parole del ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara, che ha sottolineato l'importanza della misura, perché grazie agli interventi di oggi "diamo un segnale concreto di attenzione verso i nostri studenti".
E ha ribadito il concetto fondamentale che sta dietro a questa riforma: "La formazione scuola-lavoro deve rappresentare un’occasione di crescita, non di rischio: i giovani devono poter affrontare queste esperienze in piena sicurezza".