
Verifiche e interrogazioni le causavano troppa ansia, così in classe non si è mai praticamente vista. A fine anno però la doccia fredda: il consiglio dei docenti decide di bocciarla, facendole ripetere la prima media.
Protagonista della vicenda è Sara (nome di fantasia), giovane alunna di Siena che nel corso dell'ultimo anno scolastico ha dovuto fare i conti con un disturbo davvero troppo sottovalutato, la cosiddetta 'fobia scolare'.
Cos'è la fobia scolare?
No, non stiamo parlando di una banale 'mal di scuola', ma di qualcosa di molto più grave. La fobia scolare rappresenta infatti uno dei disturbi più sottovalutati che affliggono bambini e adolescenti, i quali sperimentano alti livelli di ansia e di paura ad andare e restare a scuola. Una condizione che a lungo andare incide negativamente nello sviluppo dei rapporti sociali, specie in giovane età.
La bocciatura
Si tratta di un disturbo riconosciuto, tant'è che Sara era anche in possesso della certificazione dell'Asl. La scuola però, vista la sua situazone, ha convocato i genitori proponendogli come soluzione l'istruzione parentale, in alternativa alla normale didattica. Così la famiglia della ragazza si è attrezzata al meglio delle proprie possibilità, avvalendosi di docenti privati che tutti i giorni hanno supportato l'alunna tra le mura di casa. Tuttavia, al termine dell'anno scolastico, il consiglio di classe ha ritenuto che Sara non fosse in possesso dei requisiti per accedere alla seconda media, rimandandola così di un anno.