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Emoji e stelline al posto dei voti in Giappone

Alcune scuole a Kochi, in Giappone, hanno deciso di abbandonare i voti tradizionali, come numeri e lettere, e di adottare un sistema di valutazione basato su emoji e stelle.

L'approccio, in linea con le nuove politiche educative giapponesi, si concentra sullo sviluppo olistico dello studente, stimolando il benessere emotivo e l’apprendimento attivo.

Insomma, invece di ricevere voti numerici per compiti e test, gli alunni ottengono emoji come faccine sorridenti o stelline colorate per indicare i loro progressi.

L'obiettivo, fa sapere il ‘The Times of India’,  è quello di creare un ambiente di apprendimento più positivo, riducendo l'ansia spesso associata ai voti convenzionali.

Indice

  1. Scuola, il sistema di valutazione basato su emoji e stelline
  2. Il parere dei docenti
  3. Il coinvolgimento delle famiglie
  4. Metodi di valutazione innovativi
  5. Un sistema efficace?
  6. Un esperimento da osservare

Scuola, il sistema di valutazione basato su emoji e stelline

A kochi, in molte scuole che vanno dall'asilo alle elementari, le valutazioni stanno diventando sempre più visuali e meno focalizzate su numeri e lettere. 

In particolare, come anticipato, vengono impiegate le emoji e le stelle per fornire feedback immediato agli studenti.

Ad esempio, una faccina sorridente può indicare un buon lavoro, mentre una stellina dorata può segnalare miglioramenti significativi. 

Dietro questa metodologia c’è un’intenzione ben precisa: fornire un feedback che non sia percepito come un giudizio, ma piuttosto come uno stimolo al miglioramento.

Il parere dei docenti

I docenti delle scuole che hanno adottato questo metodo sottolineano che l'uso di emoji e simboli contribuisce a ridurre la pressione sugli studenti più piccoli, favorendo un ambiente di apprendimento positivo e stimolante

Inoltre, il sistema basato su emoji promuoverebbe la curiosità e la motivazione degli alunni, permettendo loro di concentrarsi sui propri progressi e miglioramenti individuali piuttosto che sui risultati numerici e comparativi.

Il coinvolgimento delle famiglie

Le famiglie sono state parte attiva nel processo. I genitori hanno partecipato a riunioni informative per comprendere meglio il nuovo sistema di valutazione. 

Molti di loro (ma non tutti) hanno accolto con favore il cambiamento, vedendolo come un modo per incoraggiare un apprendimento più sereno e focalizzato sulla crescita personale.

Metodi di valutazione innovativi

Oltre alle emoji, le scuole stanno sperimentando valutazioni basate su attività pratiche, progetti di gruppo e quiz interattivi. Questo per stimolare competenze come la collaborazione, la comunicazione e la creatività

Allo stesso tempo, gli insegnanti sono incoraggiati a creare attività che valutino simultaneamente diverse abilità, come la risoluzione di problemi e il lavoro di squadra.

Le attività di gruppo e i progetti sono particolarmente importanti, poiché favoriscono l'apprendimento condiviso e l'interazione tra gli studenti, migliorando le loro competenze sociali. Inoltre, la valutazione diventa un processo più partecipativo, coinvolgendo anche i genitori e altri studenti attraverso feedback peer-to-peer e autovalutazioni.

Un sistema efficace?

Molti docenti sostengono che questo nuovo sistema di valutazione abbia il potenziale per rendere l'apprendimento più umano e meno competitivo, favorendo il benessere generale degli studenti. Ma non mancano gli educatori che esprimono perplessità

Tra le principali preoccupazioni vi è il rischio che l'assenza di voti tradizionali possa non preparare adeguatamente gli studenti alle sfide future, dove la competizione e la capacità di misurare i propri risultati rispetto agli altri sono aspetti importanti.

Il successo del metodo, in fondo, dipende molto dalla capacità degli insegnanti di mantenere l'interesse degli studenti alto e il feedback sempre personalizzato e pertinente.

Un esperimento da osservare

Per ora, il sistema delle emoji e delle stelle rimane un esperimento interessante che alcune scuole a Kochi stanno abbracciando per migliorare l'esperienza scolastica dei più piccoli. Si tratta di un tentativo di rendere la scuola un luogo dove apprendere è piacevole e dove l'errore viene visto come un'opportunità di crescita piuttosto che un fallimento.

Sarà il tempo a dirci se questa innovazione rappresenterà davvero il futuro dell'educazione o se rimarrà un'idea limitata ad alcune realtà locali. Quello che è certo è che molte scuole e famiglie sono alla ricerca di soluzioni alternative che possano aiutare i giovani a imparare con più gioia e meno stress, e questo esperimento sembra andare in quella direzione.

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