Alunni indisciplinati e genitori aggressivi: docenti sotto stress

Alunni indisciplinati e genitori aggressivi. Il risultato? I docenti, sempre più sotto attacco, registrano un livello di stress in aumento. E' quanto rilevato da un rapporto dell’OCSE e da studi condotti dall’esperto di burnout, Vittorio Lodolo D’Oria.

Sempre l'OCSE inoltre, sottolinea che negli ultimi dieci anni, si sono registrati oltre 100 suicidi tra i docenti italiani, un dato allarmante che riflette la crescente pressione su chi ha scelto l'insegnamento come professione.

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Il contesto socio-economico influisce

L'analisi dell'OCSE, incentrata sugli insegnanti della scuola secondaria di primo grado, mostra che il contesto socio-economico influisce notevolmente sullo stress. In Italia, il 43% dei docenti di scuola media indica la difficoltà nel mantenere la disciplina in classe come fonte di stress, con un aumento nei quartieri svantaggiati. Questo dato si confronta con percentuali diverse in altri paesi, come il Regno Unito e la Francia, mostrando come il problema sia diffuso ma varia per quanto riguarda l'intensità.

L’aggressività dei genitori

Un ulteriore elemento di tensione è rappresentato dall'aggressività dei genitori. In Italia, il 39% dei docenti riferisce di subire pressioni e attacchi dai genitori, una percentuale che si eleva nelle scuole di quartieri più abbienti. Inoltre, la difficoltà nel tenere il passo con le tecnologie e le mutevoli esigenze educative è un ostacolo per il 41% dei professori italiani, un problema aggravato dalla legge Fornero che ha allungato l'età pensionabile.

Troppo carico di responsabilità

Un terzo dei docenti italiani si sente stressato dalla responsabilità di gestire classi sempre più imprevedibili. Il carico di lavoro, sia in aula che amministrativo e a casa, è un'altra fonte di stress significativa. La sfida di adattare le lezioni per alunni con bisogni speciali, come quelli con disabilità o disturbi dell'apprendimento, aggiunge ulteriori pressioni, con il 40% dei docenti italiani che riferisce difficoltà in questo ambito.

Le conseguenze psicologiche

Lo studio di Lodolo D’Oria evidenzia che il 60% delle inidoneità all'insegnamento è dovuto a patologie psichiatriche, con una predominanza di disturbi ansioso-depressivi. Un insegnante italiano su cinque si lamenta di svolgere troppe lezioni in classe, più di uno su tre non sopporta l’eccessivo carico di lavoro amministrativo e un quarto dei docenti interpellati lavora troppo anche a casa per la preparazione delle lezioni.