
Il sogno dell'insegnamento che si realizza a soli 21 anni. È la storia di Antonio, originario della provincia di Chieti, che dal 1° settembre è ufficialmente un docente di ruolo.
Sarà un insegnante tecnico pratico nella classe di concorso B015 (Laboratori di scienze elettriche ed elettroniche), dopo aver superato il concorso Pnrr1.
La sua prima assegnazione è in provincia dell’Aquila, su una cattedra divisa tra due istituti. Per questo, ogni giorno dovrà affrontare oltre un’ora di viaggio per raggiungere le sedi scolastiche, ma ciò non sembra intimidirlo. È pronto persino a chiedere un part time, pur di non rinunciare a questa opportunità. Perché, in tutto ciò, Antonio vorrebbe continuare con il suo lavoro da "tecnico".
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Dal diploma al ruolo, tra le diverse esperienze
Il suo è un traguardo raggiunto con determinazione. Antonio si è diplomato con 100 e lode all’Istituto tecnico industriale di Chieti due anni fa. Da lì, una serie di esperienze lavorative che lo hanno portato a maturare competenze tecniche importanti: prima l’impiego come elettricista, poi la pratica in uno studio di ingegneria, fino all’abilitazione come perito industriale.
Dopo aver lavorato come tecnico collaudatore elettrico e software per una multinazionale abruzzese, ha deciso di rimettersi in gioco. Così, quando è uscito il bando del concorso Pnrr1, a dicembre 2023, ha lasciato il lavoro e ha dedicato ogni energia alla preparazione.
"È stato un periodo di sacrifici – racconta, come riferisce 'ChietiToday' – ma la gioia di vedere il mio nome in graduatoria ha ripagato ogni sforzo". Quel giorno in casa è stato di festa: i genitori e il fratello hanno pianto di felicità, mentre la fidanzata e gli amici lo hanno sommerso di congratulazioni.
Il legame profondo con la scuola
Antonio non ha mai nascosto il legame speciale con la scuola. "Da studente andavo a lezione col sorriso", ricorda. "Ho avuto professori che tenevano a noi e ci trasmettevano la voglia di imparare. L’idea di abbandonare quell’ambiente, il giorno della maturità, mi lasciò smarrito. Per questo mi promisi che sarei tornato, ma dall’altra parte della cattedra".
Oggi, con lo stesso entusiasmo, si prepara ad affrontare il primo incarico in cattedra, ma anche con un pizzico di comprensibile ansia. Teme di non essere preso subito sul serio dai colleghi o di trovarsi impreparato davanti agli studenti, molti dei quali avranno solo pochi anni meno di lui.
Ma la motivazione è forte: "Voglio fare bene, mettermi in gioco, trasmettere passione per le materie tecniche. Non cambierei mai questo mestiere: è un sogno che si realizza".
Giovane, ma già con le idee chiare
Per Antonio, la giovane età non è comunque un ostacolo, ma un’opportunità. Spera di costruire un rapporto di fiducia con i ragazzi, fondato sull’empatia e sul rispetto. Intanto, non esclude l’idea di portare avanti anche la libera professione come perito industriale, magari aprendo un proprio studio. Ma la priorità, almeno per ora, resta una sola: la scuola.