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di paolodifalco01
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Tiziano Ronchi NepalDoveva rientrare in Italia lunedì 6 marzo ma il professore dell'Accademia Santa Giulia di Brescia Tiziano Ronchi ma è stato arrestato in Nepal con l'accusa di aver tentato di trafugare dei reperti archeologici.

Account Fb Tiziano Ronchi

Secondo una prima ricostruzione della vicenda fatta dalle autorità del Paese, il docente 27enne avrebbe cercato di rimuovere una statua di metallo con un coltello dal tempio di Taleju nella zona di Durbar a Bhaktapur.

La ricostruzione dei fatti in Nepal e le due tesi differenti

Tiziano Ronchi, professore 27enne dell'Accademia Santa Giulia di Brescia, è un amante degli sport estremi innamorato del Nepal ed è in questo Paese che si trova dallo scorso 5 marzo in quanto accusato di aver cercato di rimuovere una statua di metallo del tempio di Taleju. Tra l'altro, stando a quanto dichiarato dal dipartimento di Archeologia del Nepal, sarebbe anche entrato nell'area archeologica senza pagare il biglietto obbligatorio da 10 dollari richiesto ai turisti e ai cittadini stranieri.

Tesi che però non coincide con quella famiglia del docente 27enne in costante contatto con la Farnesina e il Consolato di Calcutta. Così come riporta 'Il Corriere della Sera': "Tiziano aveva appena concluso l'escursione in Nepal e aveva ricevuto un encomio dagli sherpa per aver percorso in soli cinque giorni la catena dell'Himalaya. Domenica, quando si trovava nelle vicinanze del tempio di Taleju, nella zona di Durbar a Bhaktapur,ha notato a terra dei reperti e frammenti archeologici. Li ha raccolti e dopo essersi scusato, 'sorry', li ha posati".

A quel punto il docente sarebbe stato raggiunto da un gendarme che l’ha perquisito e che, trovandogli addosso soltanto un coltellino, lo avrebbe lasciato andare. Dopo il pranzo però il 27enne sarebbe stato nuovamente avvicinato da altri gendarmi che lo hanno portato in caserma.

L'arresto e il soggiorno in carcere

Nella caserma, secondo le dichiarazioni rilasciate dalla famiglia, gli è stata strappata la collana, sequestrato lo smartphone e i biglietti per tornare in Italia 24 ore prima della sua partenza.

Gli amici che gli hanno fatto visita, sempre al 'Il Corriere della Sera', hanno raccontato:"Ha vissuto tre giorni in cella a Bhaktapur e sono stati momenti complicati. Stava nella stessa cella di un uomo che aveva tagliato la lingua ad un’altra persona e a un criminale che aveva ucciso la moglie e la figlia". A questo si vanno anche ad aggiungere le discutibili condizioni igieniche:"Gli davano da mangiare in un secchio, dove tutti prendevano con le mani sporche la loro porzione".

Grazie all'intervento del Consolato italiano adesso l'insegnante 27enne si trova in una clinica privata dove è ammanettato e controllato a vista da due guardie. Secondo le poche informazioni disponibili al momento, dovrebbe essere rilasciato sotto richiesta del pagamento di una multa.

Paolo Di Falco