
Prendere un' insufficienza ad un compito mai svolto. Un incubo? Purtroppo no, può succedere che i prof decidano per una mossa del genere, e non è raro. Ma gli insegnanti possono davvero mettere un voto ad uno studente assente? Oggi vi aiutiamo a capire come far valere i vostri diritti.
Regolamento sulle verifiche scolastiche
Partiamo da alcune definizioni generiche di ciò che costituisce per gli alunni l’assillo più grave: la valutazione delle verifiche. Quest'ultima deve essere espressa con voti in decimi. Secondo il patto educativo di corresponsabilità, le verifiche dovrebbero sia scritte che orali dovrebbero essere progettate e programmate, e in caso di compito in classe, si dovrebbe dare un preavviso di almeno 7 giorni di un eventuale spostamento della data prevista per la verifica. In più, non dovrebbe essere organizzata più di una verifica al giorno, e la valutazione dovrebbe partire da un minimo di 3 per arrivare a un massimo di 10. Si dovrebbe inoltre evitare di assegnare compiti in classe l'ultimo giorno di scuola e di fare la verifica in classe prima della correzione e della riconsegna di quella precedente.
Come si effettua la valutazione scolastica
Ovviamente i voti non possono essere distribuiti arbitrariamente. Occorrono delle prove periodiche e finali da sottoporre agli studenti per verificare la loro preparazione ed il loro livello di apprendimento. Esclusi gli esami di Stato, sono le interrogazioni e i compiti in classe a pesare nell'elaborazione del giudizio finale. Solitamente, infatti, i prof arrivano al voto conclusivo che figurerà in pagella attraverso la media delle valutazioni riportate nelle verifiche svolte mensilmente.
Si può mettere un voto se un alunno è assente?
Capita spesso che gli alunni decidano di assentarsi, volontariamente o meno, proprio in coincidenza delle interrogazioni o delle prove scritte. In questo caso, come in quello di malattia prolungata, occorre certificare a dovere l’assenza effettuata. Ad ogni modo gli insegnanti non sono legittimati a valutare una prova non svolta decidendo di optare per l’insufficienza. Si può, invece, ricorrere a prove suppletive e di recupero, in modo tale che lo studente possa essere ugualmente valutato come i propri compagni di classe.
...Cosa fare?
Ma cosa fare, se dovesse succedere proprio a noi? Innanzitutto, parlarne con il proprio insegnante può aiutare a chiarire l'equivoco: spiegategli il perché della vostra assenza e, in caso di malattia, portare il certificato medico come giustificazione. Se questo non dovesse bastare, provate allora a recarvi insieme ai vostri genitori, preside della vostra scuola per raccontargli l'accaduto. Sarà lui ad aiutarvi e a decidere cosa fare per risolvere la vostra situazione.
Margherita Paolini