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Diploma in 4 anni, gli studenti hanno le stesse competenze di chi fa il percorso "tradizionale": lo dimostrano i test INVALSI articolo

Ancora oggetto di una riforma in via di approvazione, i percorsi quadriennali alle superiori si stanno diffondendo a macchia d’olio: per il prossimo anno verranno proposti in ben 170 istituti italiani. 

 

 

Ma ricordiamo che la sperimentazione è già stata avviata da diversi anni ed è in corso ormai in oltre 240 scuole, tra licei, tecnici e professionali.

Ora sta arrivando il momento di tirare le somme e compiere le opportune stime in termini di rendimento e risultati. Ecco quindi che il Ministero ha cominciato ad avviare una prima fase di valutazione, i cui dati sono stati riportati in esclusiva durante la trasmissione radiofonica Tutti in classe, su Radio1. 

 

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La valutazione dei percorsi quadriennali, i risultati

Diploma in 4 anni sì o diploma in 4 anni no? Stando ai primi risultati, in base ai punteggi totalizzati nelle Prove INVALSI, sembra proprio che la via sperimentale sia stata promossa: gli studenti iscritti ai corsi quadriennali hanno le stesse competenze dei colleghi iscritti ai percorsi quinquennali tradizionali.

Carmela Palumbo, capo dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione, ha messo in rilievo che questo risultato è stato raggiunto non grazie all’aumento del monte ore, ma attraverso il ripensamento dei curriculum e dei contenuti di ogni materia. E poi la differenza l’hanno fatta anche le soluzioni prettamente organizzative, adottate appunto per potenziare l’apprendimento degli studenti. Una parte di merito va anche ai docenti, che in molti casi hanno frequentato degli specifici corsi di formazione dedicati alla didattica innovativa. 

L’obiettivo del Ministero dell’Istruzione e del Merito è ora quello di valutare la possibilità di introdurre stabilmente il percorso quadriennale superiore. Una prerogativa, questa, che sembra trovare un supporto dai dati INVALSI. Carmela Palumbo ha poi ricordato che i percorsi quadriennali all’interno degli istituti tecnici e professionali rispondono a una vera e propria esigenza, quella cioè di creare delle figure tecniche specializzate da inserire quanto prima nel mondo del lavoro.