
A illustrarli direttamente alle ragazze e ai ragazzi il suo segretario, Benedetto Della Vedova, durante una live organizzata da Skuola.net nell’ambito di “FuZure”, il format realizzato insieme a Binario F, il community hub di Meta dedicato allo sviluppo delle competenze digitali in Italia.
Lo sguardo puntato all’Europa per risolvere i grandi problemi dell’ambiente e dell’economia
Già il nome di questa formazione politica dice molto. La vocazione europeista è alla base di ogni proposta: “Quando siamo nati, 5 anni fa - sottolinea Della Vedova - lo facevamo dicendo ‘i grandi temi o si affrontano a livello europeo oppure non si affrontano’ e tra i grandi temi già allora mettevamo la sicurezza, l’immigrazione e i cambiamenti climatici”. Proprio quest’ultimo è uno degli argomenti più sentiti dalla GenZ: “Lo dicevamo ancora prima dei movimenti spontanei di questi anni - ribadisce - che anche i Paesi più grandi, se si muovono da soli, ottengono risultati limitati. E in effetti l’Europa ha la tabella di marcia più rapida e incisiva di tutto il mondo. Ci siamo impegnati con dei passaggi intermedi per arrivare ad eliminare le emissioni nel 2050. Stiamo lavorando su quello. Se vuoi guardare al futuro e non al passato questa è una sfida decisiva, che come europei da soli non possiamo vincere. Però possiamo essere la punta di lancia di questa battaglia”.La visione di +Europa, però, chiama in ballo anche le tante conseguenze positive che una buona transizione ecologica può portare: “Investire su questo - dice Della Vedova - fa il bene della Terra ma è anche un modo per generare economia, buona occupazione, buoni stipendi. Essere all'avanguardia nelle tecnologie di salvaguardia ambientale significa guadagnare posizioni di eccellenza”. Facendo una corretta svolta ecologica, continua, “possiamo avere un’economia che cresce, che produce prodotti e servizi. L’elemento decisivo, per avere posti di lavoro ben pagati, sono gli investimenti. Noi dobbiamo essere capaci, meglio di quanto abbiamo fatto finora, di attrarre gli investimenti. Lavorando sulla giustizia, sulla burocrazie, sulle infrastrutture”.
Investire sull’Istruzione, le risorse meglio spese
Per arrivare a questo, però, secondo +Europa diventa parimenti importante investire su scuola, istruzione, ricerca, università, che per il suo segretario “sono fondamentali per cambiare il modello di produzione e consumo. Solo così avremo anche tecnologie da esportare. Il bilancio pubblico dovrebbe investire molte più risorse sul sistema dell’istruzione. Si dovrebbe arrivare all1,5% della ricchezza nazionale dedicato a questo tema, perché pensiamo che siano le risorse meglio spese. Nel mondo che ci aspetta, la capacità di restare su posizioni di leadership in buona parte dipenderà dalla capacità che i Paesi avranno di crescere in questi settori”.
Digitale, necessaria connessione migliore per tutti
A proposito di crescita, ci sono almeno altre due riforme che sono particolarmente care a +Europa. Come l’introduzione di una sorta di “diritto alla connettività”: per Della Vedova, “come è impensabile che ci siano case che non hanno l’acqua corrente o l'elettricità è impensabile che ci siano case dove non arrivare una connessione di buona qualità. Per superare la pandemia, tutti i contribuenti europei hanno pagato per costruire un fondo per dare dei soldi da investire nei paesi più in difficoltà su questo tema. E l’Italia, essendo parecchio indietro e un Paese grande, è quella che ha preso più soldi. Il PNRR, poi, ha due direttrici principali: riconversione ecologica e riconversione digitale. All’interno di quest’ultima c’è la formazione ma soprattutto la connessione. Dobbiamo sfruttare questa opportunità”.
Lavoro, puntare alla vera parità di genere
Altra direttrice chiave è la realizzazione della parità di genere a livello lavorativo: “C’è la necessità - prosegue il leader di +Europa - di coinvolgere le energie professionali, manageriali, le competenze femminili, nella parte dirigenziale del Paese. Spesso ci sono alcune categorie dirigenziali, consigli di amministrazione, dove si crea un meccanismo di cooptazione tra uomini. Fondamentale anche l’assoluta parità salariale, che oggi non è ancora un dato di fatto, anche a parità di formazione o di competenze. Così come va combattuta la penalizzazione, a livello di carriera, delle donne che hanno figli”.
Diritti, il cuore del programma: dalla legazione della cannabis a quelli della comunità LGBT passando per il fine vita
Anche se il vero cuore del programma di +Europa è quello che affronta il tema dei “diritti”, a tutto tondo: “Sin dall’inizio della nostra storia - ricorda Della Vedova - abbiamo avuto l’agenda più incisiva sui diritti civili. Perché sono una questione ancora apertissima in Italia. In queste elezioni ci sono gruppi di forze che si definiscono liberali che hanno fatto sparire questo tema dai programmi. E ci sono forze, penso alla destra, che invece vogliono fare passi indietro. Noi invece crediamo che i diritti civili siano un tema decisivo. Emma Bonino (fondatrice del partito, ndr) ci ripete sempre che sui diritti civili se non si va avanti si va indietro, non si può stare fermi, perché nel frattempo la società va avanti”.Certamente, da parte sua, c’è la consapevolezza che in questo momento ci sono emergenze più urgenti da risolvere, ma per il segretario quanto prima “le supereremo, perciò dobbiamo investire sulla società del futuro. Dove si rispettano i diritti e si è inclusivi è più facile attrarre talenti da fuori e investimenti”. E il lavoro deve iniziare sin da subito, perché la questione diritti è molto articolata e a volte vive di sfumature: “Se ad esempio sentite qualcuno che parla della lobby LGBT - avverte Della Vedova - penso che in quel momento si stia mandando un messaggio omofobo. Perché non c'è nessuna lobby LGBT, come non c’è nessuna lobby degli uomini o delle donne. Ci sono solo persone che magari si uniscono per meglio proteggere, difendere e promuovere i propri diritti”.
Per fortuna, ammette il segretario di +Europa, “oggi i ragazzi non discriminano e vogliono che tutti possano vivere in una dimensione di libertà piena. Le nuove generazioni sanno benissimo che alcune questioni sono ormai superate. Come quelle del matrimonio egualitario tra persone dello stesso sesso, della possibilità di adozione, che ovviamente devono essere affrontati con tutti i crismi che vi devono essere, come per tutte le famiglie”.
Ma, all’interno del capitolo “diritti”, ci sono tante questioni. Come la battaglia per la legalizzazione delle droghe leggere: “Ad esempio - dice Della Vedova - noi siamo per la legalizzazione della cannabis. Io personalmente fui arrestato quasi 30 anni fa assieme a Marco Pannella per una disobbedienza civile sulla cannabis. Ci piaccia o no, in Italia c’è un consumo molto significativo di cannabis, praticamente alla luce del sole, e noi consegniamo tutto questo mercato alle mafie e alla criminalità organizzata. Abbiamo fatto dei conti, legalizzare la cannabis potrebbe portare 7 miliardi alle casse dello Stato”. O, ancora, lo scontro sulla regolarizzazione degli immigrati: “Magari le aziende non trovano lavoro e noi non abbiamo migranti regolarizzati per farli lavorare”, fa notare il segretario. O il “fine vita”, che per Della Vedova “non è vero che non viene percepito dai giovani”.