
Nonostante ciò, non mancheranno ulteriori momenti per raccogliere le energie. Infatti, saranno molti anche i ponti e le festività di cui gli studenti potranno godere da qui al termine della scuola. Per aiutarli a pianificare una strategia organizzata per gestire al meglio impegni e riposo, noi di Skuola.net abbiamo cercato di mettere in fila tutte le date più importanti in arrivo.
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Vacanze di Carnevale
Le Regioni pubblicano ogni anno il calendario scolastico ufficiale, in cui sono indicate le date di inizio e fine della scuola, nonché quelle relative a ponti e festività nazionali. Ciascuna Regione ha quindi organizzato in piena autonomia la propria tabella di marcia, tenendo conto della normativa nazionale che impone un minimo di 200 giorni di attività didattica. Ragionando in ordine cronologico, la prima pausa dalle lezioni in teoria è a febbraio, in occasione del Carnevale. Non tutti gli studenti potranno però beneficiare di giorni di relax in questo periodo, infatti solo alcune Regioni hanno preventivato la chiusura degli istituti scolastici. Possono sorridere gli alunni della Provincia Autonoma di Bolzano dove le scuole rimarranno chiuse dal 20 febbraio al 26 febbraio, mentre i vicini “colleghi” della Provincia di Trento avranno appena due giorni di riposo: dal 20 febbraio al 22 febbraio. Stesso discorso per gli studenti di Veneto e Abruzzo, mentre le scuole della Basilicata rimarranno chiuse il 20 e 21 febbraio. Anche gli alunni della Lombardia avranno la possibilità di rifiatare per qualche giorno, potendo godere di due festività liturgiche come il Rito Ambrosiano e il Rito Romano, proprio nei giorni di Carnevale.
Pasqua 2023 e il tris di ponti
Poi circa un mese di attività didattica prima di riporre nuovamente i libri per le vacanze di Pasqua che, invece, saranno fisse per tutte le regioni dal 6 all’11 aprile (compresi), con la Pasqua che cadrà domenica 9 aprile. Le sole eccezioni sono le scuole di Veneto e Valle d'Aosta che, secondo i calendari regionali, riapriranno i battenti subito dopo il lunedì dell'Angelo.Proseguendo, si arriva al trittico 25 aprile, 1 maggio e 2 giugno, festa nazionale per tutti. In concomitanza di queste date, però, alcuni studenti potranno beneficiare di qualche giorno di riposo supplementare. Il 25 aprile, Festa della Liberazione, cadrà di martedì; motivo per cui saranno in molti a rimanere a casa di lunedì, facendo “ponte”: ciò avverrà, da calendario scolastico, in Friuli Venezia-Giulia, Puglia, Veneto, Molise, Campania, Valle d'Aosta, Calabria, Liguria, Abruzzo e Umbria. Discorso diverso per la Festa dei Lavoratori, ovvero il 1° maggio: questa importante ricorrenza cadrà di lunedì, per cui gli studenti potranno approfittare di un solo giorno di svago ma, contando il sabato e la domenica, si tratterà comunque di un “week-end lungo”. Il 2 giugno, Festa della Repubblica, sarà invece di venerdì: anche qui c'è davvero poco margine di azione considerando che sono molte le scuole che il sabato sono chiuse di default. Per qualcuno però questa ricorrenza quest'anno sarà come una manna dal cielo; parliamo degli studenti di Umbria, Calabria, Molise, Veneto e Puglia, le cui scuole rimarranno in ogni caso chiuse il 3 giugno.
Per tutte le soste sin qui analizzate, però, resta ferma la possibilità per i singoli istituti di concedere dei giorni in più di vacanza. Per questo, anche laddove il calendario non gioca a favore degli studenti, qualcuno potrebbe lo stesso avere una bella sorpresa, qualora la propria scuola decidesse di chiudere lo stesso.
La fine dell’anno scolastico 2022-2023
A giugno, poi, tutte le scuole di ordine e grado chiudono i battenti. Ogni Regione ha già da tempo stabilito la data di fine delle attività didattiche, che varia a seconda del territorio così come avviene per i ponti e le festività. I primi ad assaporare l’aria di vacanza estiva saranno gli studenti dell’Emilia-Romagna: per loro il 7 giugno sarà l’ultimo giorno tra i banchi. Il giorno seguente - l’8 giugno - sarà la volta dello stop alle lezioni in Lombardia e nel Lazio. Più in generale, la maggior parte delle regioni chiuderà i cancelli delle scuole il 10 giugno 2023. Fanno eccezione le scuole della Valle d’Aosta che chiuderanno il 15 giugno e quelle della Provincia di Bolzano, dove gli studenti dovranno rimanere in classe fino al 16 giugno 2023.
Test INVALSI tra marzo e maggio 2023
Come detto, però, tra una pausa e l’altra si inseriranno alcuni appuntamenti ai quali gli studenti non potranno farsi trovare impreparati. Si parte già a marzo con le Prove INVALSI che interesseranno gli studenti del quinto anno delle scuole superiori. Per questi studenti si tratta di una partita da “dentro o fuori” visto e considerato che le prove da quest’anno tornano requisito di ammissione alla Maturità: tra il 1° e il 31 marzo si svolgeranno le prove delle classi non campione, mentre i test che saranno rilevati dall’Istituto INVALSI andranno in scena tra il 1° e il 6 marzo. Nel mese di aprile si procederà poi alla somministrazione dei test agli alunni che quest’anno frequentano la terza media: dal 3 al 28 aprile toccherà alle classi non campione, mentre tra il 3 e il 12 aprile sarà la volta delle classi campione. Gli studenti del secondo anno delle scuole superiori saranno chiamati a svolgere il test nel mese di maggio: dall’11 al 31 maggio le classi non campione; l’11, il 12 e il 15 maggio per quanto riguarda i test che verranno analizzati dall’INVALSI. Agli inizi del mese - tra il 3 e il 5 maggio - toccherà anche agli studenti del secondo e dell’ultimo anno di scuola primaria.
Gli appuntamenti “caldi” della stagione: Test d’Ingresso e Maturità 2023
Si tratta però solo del primo passo verso un vero tour de force, specie per alcune categorie di studenti. Con un recente decreto, ad esempio, il Ministero dell’Università e della Ricerca ha riformato i Test d’ingresso ai corsi di laurea magistrale a ciclo unico di Medicina e Chirurgia, Medicina Veterinaria e Odontoiatria e Protesi Dentaria, dando la possibilità di svolgere i test per ben due volte in un solo anno. Nel 2023 sono così previste due sessioni: dal 13 al 22 aprile 2023 e dal 15 al 25 luglio 2023, da svolgere attraverso una prova computer based organizzata dal Cisia, il TOLC MED e il TOLC VET. Per la verità i due esami si svolgono nello stesso periodo di tanti altri dedicati a diverse facoltà, che gli studenti hanno imparato a conoscere negli ultimi anni: dal TOLC-I per le facoltà di ingegneria al TOLC-E per Economia, fino ad altre aree di conoscenza, coinvolgendo gli atenei statali italiani da nord a sud.Del resto, le università private già da tempo giocano di anticipo organizzando le prove di ammissione nei primi mesi dell’anno, e così faranno anche questa volta. Un esempio, per Medicina, è la Cattolica, ma anche il San Raffaele, il Campus Bio-Medico o l’Humanitas University. Uscendo dal campo sanitario, atenei come Bocconi e Luiss organizzano i test proprio in questa prima parte del 2023.
Una buona notizia solo a metà per le migliaia di aspiranti matricole che, parallelamente, saranno chiamati a preparare le prove INVALSI, nonché gli esami di Stato. A giugno infatti per gli studenti dell’ultimo anno delle superiori (e delle medie) ci sarà la verifica di fine ciclo.
I primi a sostenerla saranno i ragazzi di terza media, che già nei giorni successivi alla chiusura dei cancelli di scuola saranno coinvolti nelle prove d’esame: in generale, gli esami finali di terza media si svolgeranno tra la fine delle lezioni e il 30 giugno 2023. Per i maturandi il discorso è differente: il ritorno al formato tradizionale dell’esame, quello cioè pre-pandemico (notizia anticipata pochi giorni fa dal ministero dell’Istruzione e del Merito), agita non poco gli studenti, che rispetto ai colleghi più giovani avranno comunque a disposizione una finestra di circa dieci giorni per ripassare gli argomenti delle varie materie. La Maturità 2023 inizierà, infatti, il 21 giugno alle ore 8:30 con la prima prova di italiano e proseguirà il giorno seguente - il 22 giugno - con la seconda prova di indirizzo. Dopodiché, anche per gli aspiranti diplomati, sarà finalmente tempo di vacanze, che per chi dovrà tentare la strada dei test d’ingresso universitari - specie per le facoltà interessate dalla riforma (Medicina e Chirurgia, Odontoiatria, Veterinaria) potrebbero essere un po’ più corte, visti gli ulteriori test in arrivo.