
Aprono Facebook e sulla pagina del loro liceo trovano una sorta di black list con i loro nomi accompagnati da insulti riferiti alla loro omosessualità. Accade agli studenti del liceo "Giorgio Asproni" di Nuoro, vittime di un nuovo caso di cyber bullismo su una pagina spotted, una moda triste che sta contagiando il mondo dei social networ.
PAGINE SPOTTED, ANCORA VITTIME - Quello del liceo di Nuoro, è soltanto un altro dei numerosi esempi di uso dei social network inappropriato ed irresponsabile.
La moda delle pagine spotted che sta investendo il mondo della scuola inizia a mietere troppe vittime. Ora è stato il turno di alcuni studenti del “Giorgio Asproni” finiti ingiustamente all’interno di una vera e propria lista nera redatta da alcuni coetanei con l’obiettivo di colpire e seminare derisione nei confronti delle malcapitate vittime. Accanto alle offese, hanno trovato spazio sulla pagina del liceo battute intolleranti con riferimenti all’indirizzo sessuale di alcuni studenti.STUDENTI IN PROTESTA CONTRO IL CYBER BULLISMO - Un fatto inaccettabile che ha generato da un lato indignazione, rabbia e disprezzo nei confronti dei responsabili dell’azione, dall’altro solidarietà e sostegno nei confronti dei compagni finiti senza motivo sulla pagina degli insulti. Gli studenti colpevoli del gesto di cyber bullismo sono stati immediatamente individuati e puniti. Ma gli studenti del liceo protagonista dei fatti non si sono accontentati dei provvedimenti presi e da martedì scorso hanno iniziato la loro protesta.
LA SCUOLA VA PROTETTA - Infatti, proprio ieri mattina i ragazzi su proposta del loro preside, Antonio Fadda, hanno deciso di manifestare il loro sdegno radunandosi insieme ai propri insegnanti intorno all’istituto. L'obiettivo era quello di creare l’immagine di una barriera umana a protezione della scuola. Ma la vicenda ha avuto inevitabilmente una risonanza nazionale, tanto che dalla stessa capitale sono arrivati dei messaggi di solidarietà nei confronti delle vittime delle episodio. Fortunatamente, la pagina incriminata è stata rapidamente rimossa.
Margherita Paolini