Serena Rosticci
di Serena Rosticci
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il contributo scolastico viene chiesto alle famiglie anche durante l'estate

Ormai la richiesta di denaro per il contributo scolastico volontario non conosce stagioni. Sono tantissime le famiglie che anche durante questo periodo estivo si vedono richiamate dalle scuole per saldare una somma che per legge non è dovuta.

E a denunciarlo continuiamo di essere sempre noi di Skuola.net che, grazie alle vostre segnalazioni, da anni portiamo avanti la battaglia contra la truffa dei contributi.

DOPO L'ESAME TI PRESENTO IL CONTO - Infatti, anche se la scuola è finita da settimane, continuano a giungere alla nostra redazione richieste di chiarimento: si tratta di studenti che inizieranno a settembre le scuole superiori. Questo perchè loro possono completare la procedura di iscrizione solamente al conseguimento effettivo della promozione all'esame di terza media. Così, quando i genitori si recano a scuola per espletare questa formalità, si vedono presentare un conto in alcuni casi salato. Alcuni esempi? Al Russell Newton di Scandicci (FI) una famiglia si è trovata di fronte a un bollettino postale di 140 euro, mentre all’Istituto Giorgi di Verona ne servono addirittura 185. E la lista potrebbe proseguire.

IL CONTRIBUTO È VOLONTARIO, PAROLA DI MINISTERO - Questo nonostante il Ministero dell’Istruzione abbia più volte condannato questa pratica, come confermano le dichiarazioni del Capo Dipartimento, Lucrezia Stellacci, rilasciate a Skuola.net lo scorso marzo: “La scuola non può pretendere il pagamento del contributo che è essenzialmente volontario e noi l’abbiamo già detto. L’abbiamo ricordato in una circolare dell’anno scorso, del marzo 2012 e l’abbiamo ribadito ultimamente nella circolare 593 del 7 marzo 2013”. E invita i dirigenti a “a essere molto chiari con studenti e famiglie” perché “l’imposizione di questi contributi obbligatori mina il rapporto di fiducia con le famiglie e scredita l’immagine dell’amministrazione scolastica e della scuola”.

CONTRIBUTO DETRAIBILE - La mancanza di chiarezza comporta anche un secondo effetto collaterale: la famiglie non vengono a conoscenza del fatto che, essendo il contributo volontario, è detraibile nella misura del 19% a patto che “nella causale del versamento sia riportata la dicitura per “erogazione liberale” per una delle seguenti motivazioni “per l’innovazione tecnologica”, “per l’ampliamento dell’offerta formativa” o “per l’edilizia scolastica”.

IL CONSIGLIO DI SKUOLA.NET - Noi di Skuola.net consigliamo sempre, qualora la famiglia sia nelle possibilità di poterlo fare, di pagare perché in questo modo si contribuisce al miglioramento del servizio di cui disporrà il figlio o la figlia. Ma se ci sono difficoltà, bisogna scrivere una lettera al dirigente scolastico dichiarandosi disponibili a pagare solamente la parte strettamente obbligatoria del contributo, ovvero quella per i rimborsi di spese come l’assicurazione R/C o il libretto delle giustificazioni, che invece le famiglie sono tenute a rifondere alla scuola.

E tu hai mai subito dalla tua scuola imposizioni per il pagamento dei contributi?