
In occasione della partenza dell'Osservatorio sull'edilizia scolastica, grazie al quale il ministero farà il punto della situazione sugli interventi necessari nelle scuole, La Repubblica ha rivolto alcune domande al ministro dell'istruzione Stefania Giannini. Partendo dall'edilizia scolastica si è passati a parlare di contributo scolastico che spesso le famiglie vengono obbligate a versare alla scuola, pur essendo di natura volontaria. Le donazioni, forzate e non, delle famiglie sono spesso utilizzate per far quadrare il bilancio, ma la Giannini risponde: l'abuso deve finire, le donazioni devono rimanere tali. Per le spese quotidiane, dice, c'è il ministero.
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BASTA ABUSI SUI CONTRIBUTI SCOLASTICI - "Dobbiamo eliminare l'obbligatorietà, le richieste pressanti dei presidi" risponde il ministro Giannini al giornalista di La Repubblica, che l'ha interpellata sulle donazioni familiari alle scuole. Poi aggiunge: "Chiederemo ai dirigenti scolastici di non utilizzare i contributi scolastici per le spese quotidiane dell'istituto, a cui deve pensare il ministero, ma per rilanciare la didattica della scuola, farla crescere."
CONTRIBUTI SCOLASTICI DEVONO TORNARE VOLONTARI - "Un genitore di fronte ad un progetto chiaro può anche dare volentieri 100 euro l'anno. Ecco, il contributo deve tornare ad essere una donazione liberale che contribuisce al miglioramento della scuola dei propri figli. Per le spese vive, e per la carta igienica, non deve essere più necessario" ha dichiarato la Giannini.