
Il Ministero aumenta i soldi destinati all’Istruzione: nel 2011 ci saranno 685 milioni in più in più per le scuole statali rispetto all’anno passato. La maggior parte di questo denaro verrà destinato a incrementare i fondi per il funzionamento e per ampliare l’offerta didattica e formativa.
L’annuncio arriva oggi con un comunicato stampa, con il quale il Ministero dell’istruzione fa i conti delle risorse messe a disposizione per le scuole pubbliche.I punti principali del comunicato stampa:
Risorse per il 2011 - In totale ci saranno 774 milioni di euro per le 10.480 scuole statali per il 2011 per la didattica, per i servizi, le spese di funzionamento. Questa cifra rappresenta il massimo storico da quattro anni a questa parte. I fondi per il funzionamento servono per sostenere le spese collegate con la gestione della scuola: pulizie, materiali di consumo, servizi vari, manutenzione, ecc.
Miglioramento dell’offerta formativa – Sono previsti 1,5 miliardi di euro per le scuole statali finalizzati ad “attività aggiuntive d’insegnamento, di recupero e di potenziamento, attività di progettazione e produzione di materiali utili alla didattica, con particolare riferimento a prodotti informatici”. Le attività didattiche aggiuntive (ad es. i corsi pomeridiani), ricorda il Ministero, sono quindi gratuite per le famiglie poiché, per l’appunto, finanziate dal Ministero.
Contributi scolastici – E alla fine il Ministero precisa che nel 2010 sono stati erogati complessivamente 230 milioni di euro affinché le scuole finanziassero debiti atrimenti scoperti e quindi. Quindi, si puntualizza nel comunicato stampa, “Le istituzioni scolastiche non hanno ragioni e titolo per chiedere contributi alle famiglie se non liberalità finalizzate all’innovazione tecnologica, edilizia scolastica (di competenza degli Enti Locali), miglioramento dell’offerta formativa. Resta la facoltà di richiedere contributi per le spese di laboratorio nelle scuole secondarie di II grado”.
SPERIAMO BENE – Questi interventi dovrebbero aiutare a risolvere l’annoso problema dei contributi scolastici che sono volontari e invece molte scuole li fanno passare per obbligatori per coprire alcune spese che, in teoria, non dovrebbero gravare sugli studenti. Speriamo, quindi, di non vedere più le scuole chiedere agli studenti di pagare per mantenere la scuola pulita, per comprare la carta, per fare le fotocopie, per frequentare i corsi di recupero, ecc…
Leggi il testo integrale del comunicato stampa
Cristina Montini