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consiglio istituto boccia progetti scuola 4.0Fa discutere la decisione di docenti e genitori di un noto liceo romano che hanno bocciato due progetti legati al piano Scuola 4.0 del PNRR: di fatto, rinunciando ad un finanziamento di circa 300mila euro.

I due progetti sono passati al vaglio del Consiglio d'Istituto che – con 7 voti contrari, 2 favorevoli e 4 astenuti – li ha respinti in tronco. Le motivazioni della scelta sono riportate in un comunicato diffuso dai genitori: nel frattempo, è stata convocata un'assemblea aperta all'intera comunità scolastica per discutere sull'accaduto.

Genitori contro la tecnologia a scuola: “Progressiva perdita delle facoltà mentali”

I genitori che hanno bocciato la proposta, e firmatari del comunicato, spiegano così la loro decisione: “I finanziamenti europei del PNRR non hanno l’obiettivo di prendersi carico delle necessità impellenti della scuola italiana e risolverne i problemi storici: l’abbandono elevato, le carenze edilizie, l’assenza di manutenzione e sicurezza, le classi sovraffollate, la precarietà permanente di docenti e personale ATA, la mancanza di spazi idonei per la didattica ordinaria, ecc. restano inevasi, anzi si aggravano poiché le risorse vengono destinate unicamente alla nuova tumultuosa emergenza innovazionista”. Infatti i due progetti erano destinati allo sviluppo, e al potenziamento, delle skills degli studenti in ambito tecnologico, nonché all'acquisto di moderne apparecchiature digitali.

Ma i genitori sottolineano come il liceo sia già dotato di 41 smart TV, 7 proiettori, 49 PC Notebook, 41 PC Desktop e sarebbe, quindi, ”irrazionale ed antieconomico sobbarcarsi collettivamente un debito di circa 150.000 euro per ulteriori attrezzature multimediali che hanno una vita media brevissima e che quindi acuiscono, anziché arginarla, la percezione di vivere in un mondo effimero”. Ma non solo. Entrando nel merito della protesta, i familiari degli studenti ci tengono, inoltre, a precisare che il piano Scuola 4.0 – che punta tutto sulla digitalizzazione – collima ”con gli obiettivi di un liceo, cioè insegnare a tradurre dal greco, a comprendere la storia e la fisica, avere una capacità critica e un metodo di studio”.

”Crediamo che il miglioramento della didattica passi per ben altre vie e che l’attenzione spasmodica alla digitalizzazione significhi da un lato la riduzione tout court dell’importanza delle discipline umanistiche, della storia e della formazione del pensiero, dall’altra impoverimento e banalizzazione dello studio delle scienze, che rischia di ridursi ad un insieme precetti” aggiungono le famiglie. Una vera e propria crociata quella dei genitori che ricordano le possibili conseguenze dell’uso improprio o eccessivo delle nuove tecnologie: da danni fisici e psicologici fino ”alla progressiva perdita delle facoltà mentali”. Insomma, in questo liceo romano le famiglie hanno scelto da che parte stare, prendendo le distanze dalla tecnologia.

Data pubblicazione 17 Maggio 2023, Ore 9:45 Data aggiornamento 17 Maggio 2023, Ore 9:51
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