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Assunzioni docenti: sì al concorso con formazione e tirocinio

Se l’insegnamento è la strada che vuoi percorrere allora per te ci sono delle novità che è bene conoscere. Le Commissioni riunite di Cultura, scienza e istruzione e Lavoro pubblico e privato hanno infatti dato parere favorevole alle proposte volte alla semplificazione del sistema di formazione iniziale e di accesso per i docenti nella scuola secondaria.

In arrivo concorsi ogni due anni, e non più tre, i cui vincitori entreranno in ruolo dopo un percorso triennale di formazione e tirocinio, abbreviato Fit. Il superamento del concorso quindi è il primo passo verso la tanta agognata assunzione.

I concorsi ogni due anni

Scopo dei concorsi è quello di avvicinare alla professione persone giovani e competenti così da contrastare i periodi, spesso infiniti, di precariato prima di entrare in ruolo. A poter partecipare potranno essere neolaureati che durante il percorso universitario abbiano portato a casa almeno 24 crediti formativi attinenti alle discipline antro-psico-pedagogiche e nelle metodologie didattiche. Il primo concorso dovrebbe svolgersi già il prossimo anno e chi risulterà vincitore inizierà il Fit nel 2019-2020.

Come funziona il Fit

Per i vincitori partirà il percorso triennale di formazione. Il primo anno sarà un anno di specializzazione al termine del quale si otterrà un diploma, il secondo prevede l’ingresso in classe e il terzo l’assunzione in ruolo, dopo aver superato delle valutazioni.

La fase transitoria

Durante questa fase transitoria, dalla situazione attuale al nuovo percorso di formazione iniziale, verranno introdotte “procedure di valutazione e selezione che garantiscano di coprire, in modo regolare e prestabilito, con docenti di ruolo i posti vacanti e disponibili di assicurare la continuità didattica nelle scuole, di tener conto dell'esperienza e dei titoli di chi già insegna nelle scuole”. Si continuerà quindi a coprire il 50 % dei posti vuoti attingendo dalle graduatorie ad esaurimento (GaE) e la quota restante verrà coperta dai vincitori del concorso del 2016, attuando una deroga al limite del 10% dei posti messi a bando per chi è risultato solo idoneo e non vincitore. Durante la fase transitoria, tutti i docenti in possesso, alla data di entrata in vigore del decreto, del titolo abilitante all’insegnamento per la scuola secondaria, verranno inseriti entro l’anno scolastico 2017/2018 in “speciale graduatoria regionale di merito, ad esaurimento, sulla base dei titoli posseduti, ivi incluso il servizio e della valutazione conseguita in una apposita prova orale di natura didattico-metodologica, alla quale è riservata una quota significativa del punteggio complessivo in base al quale
sarà formulata detta graduatoria”.

La scuola dell’infanzia

Viene poi ribadito che per ricoprire il ruolo di educatore all’interno degli asili nido è necessaria una laurea triennale, per insegnare invece nella scuola dell’infanzia ne occorre una magistrale. Se però un docente della scuola dell’infanzia decide di spostarsi negli asili nido, dovrà aver conseguito 60 crediti formativi universitari.

Manlio Grossi