
Noi studenti siamo pieni di "perché" che non sempre trovano risposta. Perché essere curiosi e appassionati nello studio è sempre stato condizione da “sfigati”? Perché la mattina siamo cosi appesantiti (occorrono forze ultraterrene per farci alzare da quel benedetto letto)? Perché molti professori sembrano avercela con gli studenti e viceversa? Perché tutta questa mancanza di passione da entrambe le parti?
Forse il problema è tutto nell’idea che la scuola è questa e che deve essere cosi: il professore entità maligna e lo studente sottoposto a quella che oggi è vista come una tortura (o viceversa, a seconda dei punti di vista). Ma qualcosa può cambiare: fino al primo di ottobre, noi studenti possiamo candidare il nostro insegnante preferito al Premio Nazionale Insegnanti indetto dal Miur, che riconoscerà il merito dei prof più amati. Purtroppo, però, non tutti i prof sanno come fare breccia nei nostri cuori, e anzi sono tanti quelli che definiamo "odiosi" e "antipatici". Eppure, per vincere è necessario convincere e per questo forniamo agli insegnanti una guida per conquistare noi alunni e, quindi, aggiudicarsi la candidatura e...chi lo sa, anche il premio finale. Magari arriverà anche qualche pallina di carta in meno in cattedra...
1. #Piùsorrisipiùamici
Appena entrati in classe, lo ammettiamo, non siamo proprio contenti... magari abbiamo appena discusso con mamma in macchina o con il vecchietto sull’autobus. Ci sediamo al posto, e capita spesso di trovarvi di pessimo umore. Ok, vorremmo tutti essere in vacanza piuttosto che a scuola, ma di sicuro un broncio lungo un metro non è il modo migliore per iniziare la giornata. E allora, cari prof, se volete proprio essere i nostri preferiti, consigliamo di sorridere di più e, da parte nostra, riceverete di sicuro meno rispostacce e più "buongiorno".
2. #Appassioniamoci
Cari prof, vi siete mai resi conto che durante le spiegazioni gli alunni se le inventano tutte? Attività artistiche, occhiali da sole per far credere di stare attenti mentre si pensa a tutt'altro, chat a tutto spiano dietro le insgamabili pile di libri, gli snapchat che vi facciamo con la testa a toast, con il cappello da esploratore o con i fiorellini a mo di regina di fiori? Il problema è che siamo fatti così, abbiamo bisogno di stimoli. Vogliamo solo una cosa: appassionarci. E allora appassionateci, prof! Assolutamente bandito il tono di voce pari a quello di mia nonna appena svegliata!
Tu lo vorresti un prof così?
3. #Vogliadicinema
Sarebbe bello, ogni tanto, guardare insieme un bel film. Ovviamente la scelta sta a voi, che della vostra materia conoscete ogni dettaglio. Anche se non dovreste dimenticarvi che il cinema non è solo vecchi colossal e che ci sono tanti registi contemporanei che ci piacciono e che potrebbero coinvolgerci, oltre che insegnarci qualcosa. E se invece dell’interminabile spiegazione sulla biografia di qualche autore o scienziato usassimo una videolezione o un documentario, che ci racconti anche qualche curiosità? Chissà, magari nasce una passione inaspettata...
4. #Amelosguardo
Vogliamo parlare di tutti quegli sguardi disattenti che vagano per l'aula mentre siete impegnati in una importantissima spiegazione? Purtroppo non tutti sono naturalmente appassionati di Storia, Matematica e Italiano, ma non è detto che questo interesse non possa nascere proprio grazie a voi, cari prof. Proviamo ad applicare più spesso ciò che impariamo a scuola tramite esercitazioni e progetti di gruppo, giochi ed esempi dalla vita quotidiana. Potrebbe capovolgere totalmente il nostro modo di vivere la lezione. E i nostri sguardi sarebbero tutti per voi!
5. #Qualcosadialternativo
Cari prof, stare tutto il tempo seduti su quelle scomodissime sedie di legno è per noi studenti proprio un disagio esistenziale! Perché non fare qualcosa di alternativo? Andare in cortile a leggere un bel libro, o “raccontarci” in modo diverso dalle solite interrogazioni ciò che abbiamo studiato o letto a casa, o magari andare a vedere con i nostri occhi - con una breve gita imprevista - ciò che è stato spiegato a scuola?
6. #Vialamaschera
Avete mai visto film o letto libri dove i prof sono veri e propri idoli per i propri alunni? Facciamo l'esempio di "Matilda" o anche semplicemente di "Harry Potter", se non vogliamo andare a scomodare "L'attimo fuggente". Sono quei prof che dovrebbero essere modello di insegnamento. Quelli che ti vogliono bene, che vanno oltre certi schemi ormai fissi del prof “cattivo”, per dar modo alla classe di creare un legame vero. Nel momento in cui il professore toglie la maschera da insegnante e si dimostra una persona piena di amore, pensieri, passioni che coinvolgono concretamente la classe, conquista letteralmente il cuore dei suoi studenti.
7. #Qualcosadiutile
Noi ragazzi di oggi passiamo ore a studiare pagine e pagine di Storia, Scienze, Filosofia, Latino...o magari anche una mezz’ora (almeno ci proviamo). E poi? Sappiamo tutto dell'antica Roma - e non vogliamo dire che sia sbagliato - ma allo stesso tempo non sappiamo niente del mondo che ci circonda. Corriamo alle manifestazioni, accennando alla destra, alla sinistra, o alla politica in generale, senza avere le idee chiare su ciò che rappresentano. Se ce lo chiedi, conosciamo a mala pena il nome del nostro Presidente della Repubblica o del Consiglio, ma siamo in prima fila all'autogestione. Poi ci facciamo una risata e torniamo sui libri, preoccupandoci più del voto dell'esame di maturità che del voto elettorale che dovremmo esprimere tra un paio d'anni, decidendo le sorti del nostro paese. Cari prof, abbiamo voglia di conoscere e tanto bisogno della vostra esperienza: qualche chiacchierata in classe su ciò che è oggi il mondo, sulla nostra nazione, uno scambio di idee e opinioni riguardo un fatto accaduto... è anche un modo per conoscersi di più e più a fondo. Noi non vediamo l'ora, e voi?

Benedetta Tramontano