Un recente post su Reddit ha sollevato una questione interessante, oltre che decisamente importante: uno studente ha raccontato la situazione difficile che vive una sua compagna di classe, vittima di bullismo.
Sin dal suo arrivo nella nuova scuola, la ragazza è stata isolata e maltrattata dalle compagne, e lo studente non sa come aiutarla.
La situazione in effetti è complicata, e altrettanto complicato è prendere posizione: il ragazzo si trova tra il desiderio di supportare e la paura di peggiorare le cose.
Quello che è certo, però, è che: “Non riesco a sopportare di vederla così”.
Indice
Bullismo: “Quando la mia compagna non c’è viene costantemente presa in giro”
La premessa è già di per sé significativa: "Parto col dire che non so se definirlo bullismo vero e proprio, valutate voi eventualmente."
Spesso, situazioni di questo tipo sono infatti ambigue e sfumate, ma non per questo meno dannose.
"E nulla”, continua il racconto, “nella mia classe c'è questa mia compagna che è praticamente odiata da tutte le ragazze da quando si è trasferita nella classe al secondo anno”.
Lo studente racconta di aver scoperto la situazione l'anno scorso, quando ha sentito le sue compagne parlare male della ragazza, prendendola in giro per qualsiasi cosa. “Ogni volta che lei magari non può venire a scuola per un'interrogazione perché ha impegni o sta male viene presa in giro”.
Quello che emerge è dunque un comportamento ricorrente, ed è proprio questo a fare la differenza. Per quanto si tratti di attacchi che possono sembrare superficiali, il fatto che diventino una costante può nel tempo rivelarsi devastante per chi li subisce.
Un esempio fresco fresco: “Ad esempio oggi doveva andare interrogata in storia ma siccome stava male con la tonsillite non è venuta giustamente e le mie compagne l'hanno riempita di cattiverie”.
Tra la rabbia e la tristezza: “Non riesco a sopportare di vederla così”
Lo studente prova un mix di rabbia e tristezza: "Giuro che ogni volta che sento queste cose non so se sentirmi male per tutta la cattiveria o inca**ato a bestia perché mi ricorda me quando venni in questa scuola al terzo anno ed ero ignorato da tutti".
"Con lei ne ho parlato”, scrive lo studente, “ma lei dice che non le importa perché comunque da quello che ho potuto capire ha altri amici e sta bene con sé stessa”.
Eppure il dubbio rimane: “Sinceramente non riesco a sopportare di vederla così presa di mira anche perché sono sicurissimo che almeno un minimo questa situazione la fa stare male perché mi viene difficile se non impossibile pensare che a stare con queste persone per 5 giorni su 7 per 4 anni che ti insultano e ti sparlano continuamente tu non ti senti un minimo male”.
L’appello: “Cosa posso fare?”
Da qui il dilemma: “Io vorrei davvero aiutarla perché non sopporto vederla così ma non so come e cosa fare, anche perché tutte le cattiverie che sento non gliele riferisco perché ho paura la faccia star male".
E infine l’appello: “Vi prego ditemi cosa posso fare perché oltre a essere gentile con lei non so che fare”.
I commenti: “Siamo a scuola non in un reality show”
Tra i commenti, qualcuno ha cercato di stemperare l’allarme (anche ricorrendo a una presunta differenza di genere): “Non è bullismo, è la classica tendenza dell'uomo a parlare male alle spalle degli altri. Nella parte femminile questa tendenza è accentuata”.
Un altro utente conferma in parte, fornendo però qualche dritta pratica: “Non è bullismo vero è proprio, queste sono frecciatine belle e buone che possono essere risolte tranquillamente parlando con queste soggette oppure raccogliendo una prova a facendola vedere al prof, se non vuoi che si trasformi in qualcosa di più grave, o le dici di farsi rispettare”.
Qualcun altro suggerisce: “se le senti sparlare potresti provare a riprenderle tipo ‘ma che fate? è una vostra compagna e siamo a scuola non in un reality show’”.
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