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Aula vuota: come fare una buona impressione al primo giorno di scuola

Ormai siamo a settembre, il mese in cui si riparte con le lezioni dopo la lunga pausa delle vacanze estive. Suvvia, non fare quella faccia, vedrai che passati i primi giorni ti abituerai subito alla nuova routine, tra libri, penne e lavagna. 

Il primo giorno di scuola, inoltre, è una delle occasioni più importanti per fare buona impressione.

E secondo uno studio condotto dall'Università di Cornell, la prima impressione ha un ruolo fondamentale: le persone tendono a formarsi un'opinione sugli altri fin dal primo sguardo e questa opinione spesso persiste anche dopo aver conosciuto meglio la persona. Questo è dovuto al cosiddetto "bias di conferma", che fa sì che la nostra percezione iniziale influenzi le interazioni successive. Quindi, partire con il piede giusto è cruciale per instaurare relazioni positive con compagni e insegnanti.

Vediamo insieme alcuni consigli per il primo giorno di scuola che ti aiuteranno a fare una buona impressione e a creare un clima positivo per tutto l'anno.

Una buona impressione al primo giorno di scuola: attenzione ai ritardi

I ritardatari non sono ben visti all’interno di nessun contesto. Certo, può capitare a tutti di avere un imprevisto all’ultimo momento e di non riuscire a rispettare un orario. Ma proprio per questo, sforzati di arrivare puntuale i primi giorni di scuola! La puntualità non è solo una dimostrazione di rispetto verso gli insegnanti, ma anche un’abitudine che rinforza la tua disciplina personale. Gli studenti che arrivano puntuali e che, in generale, hanno un comportamento puntuale (nelle consegne, per esempio) hanno infatti maggiori probabilità di sviluppare buone abitudini, migliorando il rendimento scolastico nel lungo termine.

Il trucco per riuscire nell’impresa è molto semplice: cerca di invertire la marcia e arrivare in anticipo. Ricorda, poi, che la questione dei ritardi a scuola non riguarda solo l’arrivo in classe. Sii puntuale anche al termine delle pause e della ricreazione. Questo non solo aiuterà a mantenere l'ordine, ma mostrerà ai tuoi insegnanti che prendi sul serio il tempo di tutti.

Mostrati interessato

In classe, cerca di non chiuderti in te stesso e di non nasconderti. Al contrario, vinci la timidezza partecipando attivamente alle lezioni. Mostrati interessato: alza la mano, fai le tue domande e le tue osservazioni, rispondi quando i professori chiedono qualcosa. Ricorda, infatti, che gli studenti che partecipano attivamente alle lezioni tendono a sviluppare una maggiore comprensione degli argomenti trattati e a creare relazioni più forti con gli insegnanti. Anche a costo di sbagliare: solo sbagliando si impara davvero. Questo ti metterà subito sotto un’ottima luce.

Puliti e ordinati

Stiamo parlando di prima impressione, quindi certo non può mancare all’appello l’aspetto più tipicamente “esteriore” della faccenda. Scegli i giusti vestiti, puliti e ben stirati, senza naturalmente rinunciare alla tua personalità e al tuo gusto. Un abbigliamento curato e ordinato dà un’idea di serietà e rispetto. 

Sotto questo punto di vista, è importante anche la gestione dello “spazio di lavoro”: mi raccomando, cerca di mantenere ordinato anche il tuo banco, evitando di riempirlo di cianfrusaglie inutili. 

Primo banco

A proposito di banco: se la tua intenzione è quella di fare buona impressione il primo giorno di scuola, ti conviene posizionarti al primo banco, o comunque vicino alla cattedra. Gli studenti che siedono nelle prime file tendono infatti a partecipare di più, oltre a prestare maggiore attenzione. Stare vicino alla cattedra ti permette di avere un contatto più diretto con i professori, che cercheranno prima di tutto il tuo sguardo durante la lezione.

Di riflesso, evita di prendere posto agli ultimi banchi. Di certo non si tratta di una formula matematica, ma tendenzialmente le postazioni lontane dalla cattedra portano a distrarsi più facilmente.

Niente cellulare

Naturalmente, prima ancora di fare buona impressione è importante assicurarsi di non farne una cattiva. Quindi evita come la peste il cellulare: oltre al fatto che a scuola è vietato usarlo, agli occhi dei professori il telefono è una fonte inesauribile di distrazione. Diversi studi dimostrano come la semplice presenza di un cellulare sul banco riduce significativamente la capacità di concentrazione e apprendimento.

Per facilitarti nell’impresa, ti consiglio di lasciarlo direttamente nello zaino. Insomma, lontano dagli occhi, lontano dal cuore!