
La preside ha quindi invitato i colleghi a non caricare i ragazzi di esercizi e paragrafi da studiare, sostituendoli, dove necessario, con assegnazioni mirate al recupero delle lacune di ciascun alunno.
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Pochi compiti per le vacanze di Natale agli studenti di Lamezia Terma: lo chiede la preside
La circolare numero 44 dell’dell’Istituto Comprensivo ha come oggetto “Compiti per le vacanze”, e inizia con la richiesta da parte della preside, rivolta ai colleghi insegnanti, di non assegnare troppi compiti: “Nella presente circolare si invitano i docenti dell’IC Manzoni-Augruso, di tutti gli ordini di scuola, a dare pochi compiti per le vacanze di Natale”.Al posto delle assegnazioni, la dirigente suggerisce di stabilire dei ripassi per gli studenti in difficoltà: “limitandosi, in linea di massima, ad assegnare un ripasso degli argomenti svolti, tenendo conto delle diverse discipline, per consentire agli alunni di riposare e, al tempo stesso, non dimenticare i contenuti acquisiti in classe.”
Il perché di questa comunicazione è presto detto, in quando la preside specifica all’interno della stessa circolare che assegnare compiti a casa per le vacanze non è un obbligo stabilito dal Ministero dell’Istruzione, che anzi ne ha consigliato più volte la riduzione: “nessuna norma impone di dare i "compiti a casa" e che il Ministero più volte ha raccomandato di ridurli e non assegnarli nel fine settimana e durante le vacanze (finanche nella scuola secondaria di secondo grado), la sottoscritta Dirigente Scolastica concorda sul fatto che sia opportuno regolamentare lo studio domestico, sempre più soverchiante, imposto agli studenti italiani (dati Ocse) fin dai primi anni di scuola, persino nelle classi a tempo pieno.”
Ma la dirigente continua, facendo notare quindi l’esigenza e il diritto dei ragazzi al tempo libero, almeno durante la pausa invernale: “Porre un freno a questa pratica, in linea generale, si rende necessario in ottemperanza all'art.31 della Convenzione dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza che sancisce, per ogni bambino/a e ragazzo/a, "il diritto al riposo e al tempo libero, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età…" “.
Per questo, la dirigente ha deciso di rivolgere ai docenti le seguenti raccomandazioni non vincolanti:
- Non si assegnano compiti nel fine settimana e durante i periodi di vacanza o sospensione delle lezioni – agli studenti deve essere permesso di ricrearsi e alle famiglie di ritrovarsi, senza l'assillo dei compiti;
- Non si assegnano argomenti da studiare a casa che non siano stati spiegati in classe dall’insegnante, il quale, entro certi limiti, sarà disponibile a ripetere la spiegazione in caso di poca comprensione da parte di un alunno, o di assenza dell’alunno;
- I docenti che decidano di assegnare compiti a casa si impegnano a correggerli tutti e a tutti, altrimenti non avrebbe senso farli;
- I docenti che decidano di assegnare compiti si impegnano a preparare adeguatamente gli studenti affinché siano in grado di svolgerli per proprio conto, senza che i ragazzi debbano chiedere aiuto ai genitori;
- Ai compiti svolti a casa non deve essere assegnato alcun voto, il docente non può sapere come e da chi siano svolti;
- La giustificazione del genitore per il mancato svolgimento dei compiti deve essere acquisita evitando reprimende o punizioni;
- I compiti assegnati per casa vanno annotati sul registro elettrico (obbligatoriamente) e anche se una traccia è stata dettata sul quaderno, va fatto un riferimento sul registro elettronico.