6' di lettura 6' di lettura
Chi fa colazione ha voti più alti in matematica

Fare colazione non è solo un'abitudine salutare: potrebbe migliorare anche i tuoi voti!

A sostenerlo un recente studio pubblicato sull'International Journal of Educational Development, che ha rivelato un collegamento tra il consumo della colazione e il rendimento scolastico in matematica e scienze tra gli studenti norvegesi. 

Chi fa colazione, infatti, sembrerebbe ottenere risultati migliori.

Ma come è possibile che il primo pasto del giorno possa avere un impatto di questo tipo? Scopriamo le ragioni per iniziare la giornata con una colazione equilibrata!

Indice

  1. La ricerca: colazione e voti più alti
  2. Una questione di nutrienti essenziali
  3. Colazione e salute del cervello
  4. L'abitudine della colazione: in via di estinzione?

La ricerca: colazione e voti più alti

Un team di ricercatori ha analizzato la correlazione tra colazione e rendimento scolastico tra gli studenti di terza media norvegesi

Lo studio si basa sui dati del Trends in International Mathematics and Science Study (TIMSS), un'importante indagine internazionale che ogni quattro anni misura le competenze in matematica e scienze degli studenti di tutto il mondo.

La ricerca, come fa sapere il ‘Corriere della Sera’, ha coinvolto in particolare 4.499 alunni nel 2015 e 4.685 nel 2019 e i loro insegnanti.

I risultati sono stati sorprendenti: innanzitutto, la percentuale di studenti che dichiarano di fare colazione è scesa dal 57,6% nel 2015 al 30,9% nel 2019, e questo è coinciso con una diminuzione dei punteggi scolastici di ben 9 punti in matematica e 13 in scienze. 

I ricercatori stimano che circa un terzo del calo delle prestazioni scientifiche e oltre la metà di quelle in matematica possano essere attribuite all'essere a stomaco vuoto.

Una questione di nutrienti essenziali

Perché fare colazione è così importante per il rendimento scolastico? La risposta starebbe nei nutrienti essenziali che assumiamo. 

La colazione fornisce carboidrati, proteine e vitamine che sono fondamentali per supportare il funzionamento del cervello e per migliorare capacità cognitive come l'attenzione, la memoria e il problem-solving.

Francesca Scazzina, professoressa associata di Nutrizione umana all’Università di Parma e membro del direttivo della Società Italiana di Nutrizione Umana., spiega che la prima colazione dovrebbe fornire tra il 15 e il 25% del fabbisogno energetico quotidiano (30% in assenza di spuntino, precisa). 

Dolce o salata che sia dovrebbe includere almeno tre gruppi di alimenti”, spiega la professoressa, che continua: “Una fonte di cereali, da preferire quelli integrali, rispetto a quelli raffinati, per il maggiore contenuto di fibra, vitamine e minerali e per la minor presenza di zuccheri, sale e grassi; una di frutta fresca o verdura per assicurare un’assunzione adeguata nel corso della giornata e per fornire importanti quantità di acqua, vitamine e componenti bioattivi; una di latte o derivati per il suo contenuto di proteine di alto valore biologico e per l’apporto di calcio. Si può aggiungere anche la frutta a guscio che contribuisce all’apporto di fibra e di grassi polinsaturi essenziali”.

Colazione e salute del cervello

Ma non è solo l’orario che fa sì che il cibo influisca sul nostro cervello. Altra questione fondamentale è infatti quella del regime alimentare adottato.

La dieta mediterranea, con il suo elevato consumo di frutta, verdura, cereali integrali e pesce, è stata associata a una maggiore salute cerebrale rispetto alla dieta tipicamente occidentale, ricca di zuccheri semplici e grassi saturi. 

In generale, l’aderenza a una dieta equilibrata sarebbe associata a una minore riduzione del volume totale del cervello in un periodo di 3 anni, oltre a un maggiore spessore corticale in alcune regioni cerebrali.

Aggiunge l’esperta: “La ricerca suggerisce che la relazione tra modelli alimentari e funzioni cognitive potrebbe essere mediata dall’asse intestino-cervello. Modelli alimentari occidentali, infatti, potrebbero alterare l’equilibrio del microbiota intestinale, provocando infiammazione e stress ossidativo che possono compromettere la funzione cognitiva e aumentare il rischio di disturbi mentali”.

L'abitudine della colazione: in via di estinzione?

Purtroppo, sempre meno giovani fanno colazione

Secondo i dati “Comportamenti collegati alla salute in ragazzi di età scolare” del 2022, fa sapere il ‘Corriere della Sera’, in Italia solo il 54,1% dei giovani tra gli 11 e i 17 anni inizia la giornata con un pasto completo. Il trend è in decrescita costante negli ultimi dieci anni, con possibili effetti negativi sulla salute sia fisica che mentale.

Scazzina sottolinea che chi salta la colazione tende a consumare più spuntini, spesso ad alto contenuto di zuccheri semplici. Questo tipo di alimentazione non solo non aiuta a concentrarsi, ma può anche aumentare lo stress e l'ansia negli adolescenti. 

Educare i giovani a mantenere abitudini alimentari sane è essenziale per garantire loro una buona salute, anche in età adulta.