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di Margherita Paolini
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da oggi per prof e bidelli è obbligatorio certificato antipedofilia

Da oggi per lavorare in tutte le scuole del Paese, insegnanti e bidelli dovranno avere un lasciapassare: il certificato antipedofilia, che diventa obbligatorio grazie ad una direttiva europea. Dopo aver parlato, mesi fa,del provvedimento che stabiliva l’obbligo dell’alcol test per i professori delle scuole, decisione che aveva fatto molto discutere a causa dei costi legati alle visite di controllo somministrate agli insegnanti,si passa ad accertamenti ben più pesanti: i protagonisti restano i prof, ma questa volta la materia in ballo è la pedofilia.

LA LEGGE E’ LA LEGGE- E’ infatti entrato in vigore, proprio ieri, il decreto legislativo attuante la “Direttiva europea relativa all’abuso e allo sfruttamento sessuale dei minori e la pornografia minorile”,volto a difendere la sicurezza dei giovani negli ambienti da loro maggiormente frequentati, a partire ovviamente dalla scuola. Così tutti i lavoratori che si trovano quotidianamente a contatto con i minori dovranno passare al vaglio dei propri datori di lavoro, a loro volta incaricati di richiedere i certificati penali dei propri dipendenti per verificare la presenza o meno di condanne o procedimenti penali per reati riguardanti la sfera dei bambini e dei ragazzi: dall’adescamento dei minorenni alla pornografia virtuale.

PRESIDI A LAVORO- A fare la parte dei paladini della legge nelle scuole saranno proprio i presidi che, nelle vesti di super controllori, hanno a disposizione tre giorni per richiedere i certificati del casellario giudiziario di professori e bidelli. Restano estranei a questo provvedimento soltanto i docenti universitari, ma per tutti coloro che insegnano a minori, fascia d’età che va dai due anni e mezzo degli asili ai 18 dei licei, non c’è via di scampo.Non saranno solo gli insegnanti e gli addetti alle pulizie nelle scuole a passare sotto esame; anche catechisti, volontari di associazioni e allenatori dovranno dimostrare di non aver commesso reati legati alla pedofilia.

MA CHI PAGA? - Da oggi, insomma, i genitori potranno stare più tranquilli sapendo di lasciare i propri figli in buone mani. La legge infatti non transige. L’unica perplessità, anche in questa occasione, restano le spese: ci si chiede, infatti, quale costo potrà avere questa operazione per i dirigenti scolastici e se scatterà un finanziamento apposito o se invece si dovrà richiedere un contributo alle famiglie.

Margherita Paolini