
Cosa succede quando una scuola pubblica viene paralizzata nel bel mezzo degli esami. Non da scioperi o disservizi, ma da chi dovrebbe contribuire al suo buon funzionamento?
In un Istituto comprensivo di Morena, alle porte di Roma, è successo davvero: una collaboratrice scolastica, che occupava abusivamente l’appartamento dell’ex custode, ha messo in crisi l’intero istituto.
Assorbimenti record di energia elettrica, blackout continui e persino l’interruzione degli esami di terza media: a farne le spese sono stati soprattutto studenti e insegnanti.
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La casa del custode diventa un fortino
Dal 2008 ad oggi l’appartamento riservato al custode della scuola romana di cui stiamo parlando è stato, infatti, occupato abusivamente dalla collaboratrice scolastica e da suo marito.
Un problema annoso che, nel tempo, si è trasformato in una vera emergenza. La goccia che ha fatto traboccare il vaso? L’uso incontrollato dell’elettricità della scuola, con picchi di consumo che d’estate, periodo in cui la scuola è pressocché vuota, hanno superato anche i 14 kWh.
L’episodio più grave si è verificato venerdì scorso, durante gli esami di terza media. Cinque alunni hanno dovuto rinunciare al proprio orale a causa di un blackout. Tutto questo mentre – come se non bastasse – il marito della collaboratrice, in stato di alterazione, si lanciava in insulti e minacce contro la dirigente scolastica.
La scuola chiama i carabinieri
Per far ripartire l’impianto, la preside è stata costretta a contattare gli elettricisti del Comune. E i Carabinieri, per contenere la reazione del marito. Nel frattempo, alunni, docenti e personale sono rimasti bloccati all’interno della scuola, per ore.
Una volta ripristinata la corrente, i tecnici hanno installato lucchetti sui quadri elettrici e imposto un limite ai consumi. Ma niente da fare: la mattina seguente, l’elettricità è saltata di nuovo. Solo l’ultimo giorno di esami previsto inizialmente da calendario si è finalmente riusciti a completare le prove orali senza problemi.
La denuncia della preside
La situazione, come detto, non è nuova. La dirigente scolastica aveva già sporto l'ennesima denuncia contro la collaboratrice a febbraio 2024. Alla coppia era stato imposto un limite massimo di consumo, ma non è mai stato attivato un contatore autonomo. Il risultato? Consumi a piacimento, a spese dell’istituto. E con l’arrivo del caldo, le bollette sono salite alle stelle.
Un problema diffuso in tutta Roma
Il caso della scuola di Morena, però, non è affatto isolato. Secondo un report del 2023, a Roma più di 300 alloggi scolastici su 500 sono occupati abusivamente. Per affrontare la questione, a gennaio 2025 l’Assemblea Capitolina ha approvato una delibera per il recupero degli alloggi.
Il testo prevede che possano restare nei locali di servizio degli istituti, solo: ex custodi over 65, persone con invalidità pari o superiore al 67%, o chi ha figli disabili, a patto che abbiano un atto di concessione e non siano proprietari di altri immobili.