
Viviamo con gli occhi letteralmente incollati ai nostri cellulari, basta farsi un giro per strada o sui mezzi pubblici per rendercene conto: la stragrande maggioranza delle persone, per un motivo o per un altro, ha uno smartphone in mano.
E questo vale anche e soprattutto per i più giovani, cresciuti a stretto contatto con la tecnologia e il digitale.Una situazione che si scontra con l’ambiente scolastico, dove i ragazzi sono tenuti, almeno teoricamente, a non utilizzare i telefoni per ore. Almeno teoricamente, appunto, visto che non sono rari i casi in cui gli studenti eludono regole e controlli per tornare ai propri dispositivi durante le lezioni.
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Lo studente da 6 note in 3 mesi
La vicenda è successa in un liceo di Belluno. Qui uno studente ha battuto ogni record prendendo ben 6 note nell’arco di soli 3 mesi. Il motivo è intuitivo: ha utilizzato il cellulare in classe, durante l’orario delle lezioni.
Consegnare il cellulare prima delle lezioni
Il preside della scuola ha spiegato al ‘Corriere delle Alpi’ che si tratterebbe di “un caso isolato”. Nonostante questo, però, il Consiglio d’istituto ha deciso lo stesso di intervenire con una linea dura, approvando di fatto un regolamento che ruota attorno all’uso degli smartphone in classe. O meglio, al “non-utilizzo in classe”. La regola prevede infatti che ogni mattina, prima dell’inizio delle attività didattiche, gli studenti spengano i propri telefoni e li depositino in una scatola. Li riavranno indietro soltanto alla fine delle lezioni.
Il preside: “Finora non ho ricevuto alcuna lamentela”
Ha sottolineato il preside: “Questo provvedimento che segue quello di tanti altri istituti superiori del nostro territorio è l’applicazione della circolare ministeriale del dicembre 2022 in cui si dice chiaramente che non si possono utilizzare smartphone o altri apparecchi durante le lezioni”.
Il dirigente ha inoltre aggiunto che il provvedimento sarebbe stato accolto positivamente, sia dai genitori sia dai rappresentanti degli studenti: “Finora non ho ricevuto alcuna lamentela”.
Ministro Valditara: “I dispositivi elettronici possono avere effetti negativi su concentrazione, memoria, spirito critico dei ragazzi”
Il preside fa riferimento a uno dei primi atti del Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara: “L’interesse delle studentesse e degli studenti, che noi dobbiamo tutelare, è stare in classe per imparare”, spiegava in una circolare il numero uno di Viale Trastevere. “Distrarsi con i cellulari non permette di seguire le lezioni in modo proficuo ed è inoltre una mancanza di rispetto verso la figura del docente, a cui è prioritario restituire autorevolezza. L’interesse comune che intendo perseguire è quello per una scuola seria, che rimetta al centro l’apprendimento e l’impegno. Una recente indagine conoscitiva della VII commissione del Senato ha anche evidenziato gli effetti dannosi che l’uso senza criterio dei dispositivi elettronici può avere su concentrazione, memoria, spirito critico dei ragazzi. La scuola deve essere il luogo dove i talenti e la creatività dei giovani si esaltano, non vengono mortificati con un abuso reiterato dei telefonini. Con la circolare, non introduciamo sanzioni disciplinari, ci richiamiamo al senso di responsabilità. Invitiamo peraltro le scuole a garantire il rispetto delle norme in vigore e a promuovere, se necessario, più stringenti integrazioni dei regolamenti e dei Patti di corresponsabilità educativa, per impedire nei fatti l’utilizzo improprio di questi dispositivi”.