
Tra questi vi è il sequestro del dispositivo, procedura che, quando viene messa in atto, suscita polemiche e lamentele non solo da parte degli studenti, ma anche da parte dei genitori e sicuramente in molti si saranno chiesti se il professore abbia davvero l’autorità per sottrarre il cellulare di uno studente, anche solo per un periodo di tempo limitato.
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Il prof può sequestrare il telefono?
Il docente è riconosciuto come pubblico ufficiale, ma quindi è autorizzato a sequestrare il cellulare a un suo studente? La risposta è no. Qualora un alunno violasse il regolamento d’istituto e utilizzasse il telefono in momenti in cui non dovesse essere consentito, il professore non è tenuto a sequestrare il dispositivo elettronico, nemmeno per un periodo limitato. Anzi, se lo facesse potrebbe incorrere in una denuncia per appropriazione indebita, ma anche di eccesso di potere o abuso d'ufficio.
Ritirare i telefoni prima della lezione
Non è reato, invece, ritirare i cellulari degli studenti prima di una lezione o di un compito in classe. In questo caso, infatti, poiché sono gli studenti stessi, su invito dei docenti, a consegnare spontaneamente i telefoni riponendoli nel luogo indicato dall’insegnante, non può sussistere alcuna accusa di sequestro o di appropriazione indebita.
Usare il telefono in classe: la normativa vigente
Lo smartphone è una fonte di distrazione sia per i più giovani che per gli adulti e utilizzarlo in un’aula scolastica, un contesto di apprendimento per il quale è necessaria la massima attenzione, è decisamente sconsigliabile. Nella normativa vigente (circolare 30 del 15 marzo 2007) che regolamenta l’uso dei cellulari in classe possiamo leggere che il divieto di usare il telefono a scuola risponde a una generale norma di correttezza e che facendolo si rischia una sanzione disciplinare. “L’uso del cellulare e di altri dispositivi elettronici rappresenta un elemento di distrazione sia per chi lo usa che per i compagni, oltre che una grave mancanza di rispetto per il docente configurando, pertanto, un’infrazione disciplinare sanzionabile attraverso provvedimenti orientati non solo a prevenire e scoraggiare tali comportamenti ma anche, secondo una logica educativa propria dell’istituzione scolastica, a stimolare nello studente la consapevolezza del disvalore dei medesimi”.
Quando è consentito l’uso dello smartphone?
Il nuovo Vademecum dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali dedica una sezione in merito alle occasioni che permettono di usare lo smartphone in classe: “L’utilizzo di telefoni cellulari, di apparecchi per la registrazione di audio e immagini è in genere consentito, ma esclusivamente per fini personali, e sempre nel rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali delle persone coinvolte, siano essi studenti, docenti o altro personale. Le istituzioni scolastiche hanno, comunque, la possibilità di regolare o di inibire l’utilizzo di registratori, smartphone, tablet e altri dispositivi elettronici all’interno delle aule o nelle scuole stesse.”Dal canto suo il Ministero dell'Istruzione e del Merito, il 22 dicembre 2022, ha pubblicato una nota in cui si ricorda sulla base della normativa precedente che "vige in via generale un divieto di utilizzo in classe di telefoni cellulari", mentre "È viceversa consentito l’utilizzo di tali dispositivi in classe, quali strumenti compensativi di cui alla normativa vigente, nonché, in conformità al Regolamento d’istituto, con il consenso del docente, per finalità inclusive, didattiche e formative". Nella stessa nota il Ministero invitava quindi a promuovere "le necessarie integrazioni dei Regolamenti delle rispettive istituzioni scolastiche e dei Patti di corresponsabilità educativa, volte a contrastare utilizzi impropri o non consentiti dei dispositivi suindicati."