
Via da scuola per colpa di un forte mal di testa. Non è la solita scusa, utilizzata da molti studenti, per evitare verifiche e interrogazioni o per non andare proprio a scuola. È quanto ha dovuto sopportare una ragazza di Treviso, vittima di un triste episodio di bullismo psicologico.
L’episodio si è verificato al Duca degli Abruzzi, noto liceo nel cuore del capoluogo veneto.
I compagni non credevano alla sua malattia
Da settimane, questa studentessa di 17enne, si lamentava per dei fortissimi dolori alla testa, ma nessuno, in classe, sembrava dargli peso più di tanto. Dopo un ricovero in ospedale e una serie di controlli medici, però, si è scoperto che la ragazza soffriva di emicrania con aura, una delle forme più fastidiose di cefalea che è in grado, nella sua fase più acuta, di annebbiare la vista. Una patologia che deve quindi essere curata con farmaci e pratiche specifiche.
La mamma della compagna peggiora le cose
Peccato che, anche di fronte all’evidenza, i suoi compagni di scuola hanno continuato a prenderla in giro pensando che i suoi mal di testa fossero solo un pretesto per avere un trattamento di favore. A peggiorare le cose sembra che ci sia messa anche la mamma di una sua compagna, che lavora nello stesso ospedale dove è andata la ragazza per capire cosa le stesse succedendo. Proprio lei avrebbe sbirciato nella cartella clinica della 17enne diffondendo la notizia che non si trattava di nulla di grave.
Pressione psicologica via WhatsApp
Da quel momento è iniziato l’inferno. La ragazza è diventato il bersaglio preferito degli altri alunni. Gli insulti, amplificati attraverso diversi gruppi WhatsApp, sono diventati via via più pesanti. In un primo momento la ragazza ha provato a resistere, sopportando il dolore pur di farsi vedere regolarmente in classe; poi però si è dovuta arrendere, cambiando scuola.Marcello Gelardini