
A Gallipoli, l’anno scorso, una scuola ha bocciato un ragazzo di seconda media che aveva fatto troppe assenze. Tutto normale, penserete voi, no?
E invece no: infatti i genitori del dodicenne aveva subito fatto ricorso al Tar per andare contro il provvedimento, considerato troppo drastico, ottenendo la sospensione del giudizio con ammissione comunque alla classe successiva.
La sentenza definitiva
Proprio pochi giorni fa, il Tar si è pronunciato a favore del ragazzo, condannando anche la scuola e il Miur a risarcire le spese processuali. Infatti, dopo aver analizzato a fondo la situazione, il Tar è arrivato alla conclusione che la scuola media sia stata troppo severa nel prendere quella decisione.E’ stato fatto presente quindi, le attenuanti del caso: le assenze erano dovute ad alcuni problemi di salute del ragazzo e alla difficile separazione dei genitori dell’allievo. Inoltre è stato più volte sottolineato l’andamento scolastico del ragazzo: nonostante le assenze ha mantenuto una media superiore alla sufficienza, senza avere carenze o lacune.
Punita la scuola troppo severa
Non solo la scuola non ha tenuto conto dei motivi delle assenze e del buon andamento dell’allievo, ma non ha neanche avvertito precedentemente la famiglia della possibile bocciatura. Infatti è stato proprio il comportamento della scuola media ad essere stato bocciato dal Tar: avrebbe dovuto avvisare la famiglia dell’alto numero delle assenze e dei rischi che avrebbero comportato.Quindi il Tar ha sancito l’ammissione alla terza media del ragazzo, revocando la bocciatura.
Lucilla Tomassi