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Concetti Chiave

  • L'ausiliare "avere" si usa con tempi composti dei verbi transitivi e con alcuni verbi intransitivi. Esempi: "ho mangiato", "ha parlato".
  • L'ausiliare "essere" si impiega nella coniugazione passiva, con verbi riflessivi e impersonali, e con molti verbi intransitivi. Esempi: "è stato nutrito", "si è lavato".
  • I verbi servili (dovere, potere, volere, sapere) si combinano con altri verbi all'infinito per esprimere possibilità, volontà, necessità e capacità.
  • Il verbo servile prende l'ausiliare del verbo che accompagna, come in "ho potuto fare".
  • I verbi servili esprimono sfumature diverse: "potere" per possibilità, "volere" per volontà, "dovere" per necessità, "sapere" per capacità.

Questo appunto di Grammatica Italiana tratta gli ausiliari dei verbi essere e avere e i verbi servili. Nello specifico, viene delineato, brevemente e con alcuni esempi pratici, il corretto utilizzo del verbo essere e del verbo avere. Infine, viene fornita una breve panoramica sull’utilizzo dei verbi servili, vale a dire i verbi dovere, potere, volere e sapere. Ausiliari essere e avere e verbi servili articolo

Indice

  1. Quando si usa l'ausiliare avere?
  2. Quando si usa l'ausiliare essere?
  3. Quando e come si utilizzano i verbi servili (dovere, potere, volere, sapere)?

Quando si usa l'ausiliare avere?

Il verbo avere è un verbo transitivo e irregolare.


L’ausiliare avere si utilizza nei seguenti casi:

  • Con i tempi verbali composti (cioè: futuro anteriore, passato prossimo, trapassato remoto e trapassato prossimo) dei verbi transitivi, vale a dire quei verbi che rispondono alla domanda ''Che cosa?''. Di seguito alcuni esempi: “Ieri ho mangiato una fetta di torta”; “Amo quella serie tv”; “Mentre ero in vacanza ho visto un tramonto dai colori meravigliosi”.
  • Con alcuni verbi intransitivi, vale a dire i verbi che non rispondono alla domanda ''che cosa?'' e che, pur non rispondendovi, hanno comunque un senso compiuto e non necessitano di altre parti della frase per essere completi. Di seguito alcuni esempi dell’utilizzo del verbo avere con alcuni verbi intransitivi: “Giorgia ha parlato con Marco la scorsa settimana”; “Maria non ha dormito abbastanza stanotte perché doveva finire di studiare per un esame importante”.
    Di seguito, una breve lista di altri verbi intransitivi che usano l'ausiliare avere: abusare di, accennare a, acclamare, accondiscendere, acconsentire, aderire a, agire, alludere a, ambire, ammiccare a, approfittare di, bussare a, camminare, cenare, chiacchierare, esitare (a fare), litigare con, mentire a, nuocere a, nuotare, provvedere a, reagire a, ridere di, rinunciare a, scherzare, telefonare, tossire, tremare, ubbidire a, viaggiare.

Per approfondimenti sulla distinzione tra verbi transitivi e verbi intransitivi vedi anche qua

Quando si usa l'ausiliare essere?

L’ausiliare essere si utilizza nei seguenti casi:

  • Con tutti quanti i tempi della coniugazione passiva. La forma passiva riguarda soltanto i verbi transitivi e si ha quando il soggetto subisce l’azione che viene espressa nel verbo.
    Di seguito alcuni esempi di utilizzo del verbo essere nella coniugazione passiva: “Il cucciolo è stato nutrito con amore”; “Luigi è stato colpito alla testa e adesso è in ospedale”.
  • Con i tempi composti (cioè: futuro anteriore, passato prossimo, trapassato remoto e trapassato prossimo) di molti verbi intransitivi. Di seguito alcuni esempi: “I miei zii sono partiti stamattina”;
  • Con i verbi riflessivi, vale a dire quei verbi tali per cui il soggetto è colui che compie e subisce l’azione compiuta. Di seguito alcuni esempi dell’utilizzo del verbo essere con i verbi riflessivi: “Mi sono preparata una cena deliziosa”; “Giovanni si è lavato dopo essere tornato dal mare”.
  • Con verbi impersonali, vale a dire dei verbi che non si riferiscono ad un soggetto. Di seguito alcuni esempi dell’utilizzo del verbo essere con i verbi impersonali: “Mi è sembrato di aver visto qualcosa”; “Mi pare che tu abbia ragione”; “Quell’uomo ha bisogno del nostro aiuto”.

È importante sottolineare che il verbo essere non ha solo la funzione di ausiliare, infatti, può anche essere utilizzato da solo. In questo caso, il suo significato è legato al trovarsi in posto, sentirsi in un certo modo, e così via.

Per approfondimenti sull’ausiliare essere vedi anche qui

Ausiliari essere e avere e verbi servili articolo

Quando e come si utilizzano i verbi servili (dovere, potere, volere, sapere)?

I verbi servili, anche conosciuti come verbi modali, funzionano come verbi ausiliari, nel senso che vengono combinati con altri verbi declinati al tempo verbale infinito. I verbi servili comprendono: il verbo dovere, il verbo potere, il verbo potere e il verbo sapere.
I verbi servili possono esprimere differenti aspetti: possibilità, volontà, necessità e capacità.

  • La possibilità viene espressa attraverso il verbo “potere”. Di seguito alcuni esempi: “Posso essere ammessa solo se supero il test d’ingresso”; “Potresti passarmi il sale, per favore?”
  • La volontà viene espressa attraverso il verbo “volere”. Di seguito alcuni esempi: “Il piccolo Marco ha detto che da grande vuole diventare un pasticcere”; “Vorrei aiutarti ma adesso non ho il tempo di farlo”.
  • La necessità viene espressa attraverso il verbo “dovere”. Di seguito alcuni esempi: “Mi dispiace, ma devo rifiutare la tua proposta”; “La maestra ha detto ai bambini che non devono distrarsi durante le sue spiegazioni”; “Dobbiamo sbrigarci, altrimenti arriveremo in ritardo”.
  • La capacità viene espressa attraverso il verbo “sapere”. Di seguito alcuni esempi: “Giada sa cucinare molto bene le torte salate”; “Sapresti dirmi che ore sono?”

Di solito, il verbo servile prende l'ausiliare del verbo che ''serve''. Per esempio, se il verbo “potere” serve il verbo “fare”, viene utilizzato l’ausiliare avere, che andrebbe vicino al verbo “fare”, pertanto, si otterrà: “Ho potuto fare”, “Ha potuto fare”, e così via. Di seguito alcuni esempi: “Martina non ha saputo rispondere alle domande del professore, quindi è stata bocciata”; “Purtroppo non ho potuto partecipare alla riunione”; “Avrei dovuto informarti tempestivamente”.

Per approfondimenti sui verbi impersonali vedi anche qui

Domande da interrogazione

  1. Quando si utilizza l'ausiliare "avere"?
  2. L'ausiliare "avere" si utilizza con i tempi verbali composti dei verbi transitivi e con alcuni verbi intransitivi che non necessitano di altre parti della frase per essere completi.

  3. In quali casi si usa l'ausiliare "essere"?
  4. L'ausiliare "essere" si usa con la coniugazione passiva dei verbi transitivi, con i tempi composti di molti verbi intransitivi, con i verbi riflessivi e con i verbi impersonali.

  5. Quali sono i verbi servili e come si utilizzano?
  6. I verbi servili sono "dovere", "potere", "volere" e "sapere". Si utilizzano per esprimere possibilità, volontà, necessità e capacità, combinandosi con altri verbi all'infinito.

  7. Come si determina l'ausiliare da usare con i verbi servili?
  8. Di solito, il verbo servile prende l'ausiliare del verbo che "serve". Ad esempio, se "potere" serve il verbo "fare", si usa l'ausiliare "avere", come in "ho potuto fare".

  9. Qual è la funzione del verbo "essere" oltre a quella di ausiliare?
  10. Oltre a essere un ausiliare, il verbo "essere" può essere utilizzato da solo per indicare il trovarsi in un luogo, sentirsi in un certo modo, e così via.

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