
L'alternanza scuola-lavoro costa cara: fino a 200€. E' quanto segnala Rete della Conoscenza, che riporta la vicenda di una scuola campana, in cui gli studenti sarebbero stati costretti a sborsare la cifra per partecipare alle attività fuori dal comune di appartenenza dell'istituto.
Rete della Conoscenza: "Vogliamo diritto allo studio garantito, la formazione non ha prezzo"
Il caso segnalato non sarebbe l'unico: "Sono mesi ormai che ci arrivano costanti denunce di studenti a cui viene chiesto di pagare per poter accedere ai percorsi di alternanza, spesso arrivando a cifre di 200 euro [...] Non solo le esperienze sono di bassa qualità ma anche costose" - dichiara Francesca Picci, coordinatrice nazionale dell’Unione degli Studenti - "Questo rende le esperienze inaccessibili per gli studenti che non hanno le possibilità economiche per sostenere queste spese e deresponsabilizza lo Stato dagli investimenti in istruzione" Aggiunge inoltre, sul tema della regolamentazione e delle tutele: "C’è la necessità di un cambiamento strutturale affinchè l’alternanza diventi di qualità. Ad oggi è ancora assente lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti in Alternanza. È gravissimo che a quasi due anni dall’introduzione dell’obbligatorietà dell’alternanza, non sia ancora stato approvato uno strumento utile alla tutela delle studentesse e degli studenti"
In attesa di un codice Etico per gli studenti
La vicenda diventa movente per chiedere di nuovo un Codice Etico, che possa tutelare gli studenti italiani, su cui si pronuncia Unione degli studenti: "Vogliamo essere formati, non sfruttati. Vogliamo lo Statuto delle studentesse e degli studenti in alternanza, un Codice Etico che garantisca lo svolgimento delle esperienze in aziende estranee ad infiltrazioni mafiose e inquinamento del territorio, le Commissioni Paritetiche per permettere agli studenti di poter decidere dove, come e quando fare l’alternanza scuola-lavoro, sono queste le risposte per cambiare questa esperienza e renderla formativa e di qualità. Nei prossimi giorni daremo il via alla nostra campagna e alle inchieste nelle scuole!”
Carmine Zaccaro