
Chiara Leone ha 17 anni appena compiuti, capelli biondi e grandi occhi turchesi. Padre italiano e madre peruviana viaggia per l'Europa con i libri nello zaino. Sì, perché Chiara (una vaga somiglianza con la fashion blogger Chiara Ferragni e l'attrice Amanda Seyfried) è una delle modelle italiane più promettenti tanto che i suoi prof hanno appena chiesto all’Ufficio scolastico provinciale di accreditarle le ore sulle passerelle come alternanza scuola- lavoro. Chiara si è trasferita a Milano da poco e frequenta un istituto tecnico. Già tanti sono i brand per cui ha lavorato, da Valentino a Chanel passando per Armani e Dolce e Gabbana. I libri, però, non sono accantonati, anzi, Chiara se li porta sempre con sé coltivando la passione, in particolare, per la Divina Commedia di Dante Aligheri.
Da brutto anatroccolo a fotomodella
Al Corriere della Sera edizione Milano, Chiara racconta la sua esperienza da modella e studentessa: "Le amiche più strette sanno che questo lavoro è una fatica, le conoscenti lo vedono come un sogno. Solo adesso ho capito che non ho nulla da nascondere. Non mi credo certo una regina, ma posso andare fiera di ciò che faccio". Tutto è nato quando aveva 13 anni: "Ero spilungona, portavo anche l’apparecchio ai denti. Non avevo l’età minima per partecipare ai concorsi ma, da ciò che dicevano, avevo proprio il fisico perfetto per le sfilate, avrei solo dovuto imparare a camminare con i tacchi. Poi a 14 anni ho preso parte a un importante concorso e ho vinto. Un’agenzia di modelle molto selettiva mi ha scelto, ho ottenuto un contratto". Nell’agosto del 2015 ha vinto il concorso di Elite in Sud America e a settembre si è trasferita in Italia con la famiglia: "Mio padre ha sempre desiderato tornare in Italia — commenta — Nei nostri progetti pensavamo di fermarci qui un anno, invece siamo rimasti".
Viaggiare pesa, ma non troppo
A quasi 17 anni Chiara ragiona come una donna in carriera, ma con i piedi ben piantati per terra. "Prima ero molto timida e chiusa. Adesso sono cambiata. Il fashion system ti porta a crescere in fretta, a pensare in maniera matura, mi rendo conto che alcune 17enni non ragionano come me. Non voglio perdere la semplicità, mi piace stare con i piedi per terra e mantenere un profilo basso. Non sei arrivata soltanto perché sei stata la protagonista di una super sfilata". Viaggiare, però, non è sempre rilassante: "L’ultima volta sono dovuta andare a Parigi e in tre giorni avevo più di venti appuntamenti. Su dieci casting, forse uno va in porto, ed è già un ottimo risultato, vista la concorrenza. Se non ti prendono, il morale va giù". Il suo antidoto è la scuola: "È un modo per restare con i piedi per terra. I risultati lì dipendono dal mio impegno. E non così tanto dal giudizio degli altri, come nella moda".