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Studenti stranieri rifiutati alle scuole superiori

Ogni anno, a settembre, molte scuole della Capitale chiudono le porte agli studenti stranieri, arrivati in Italia attraverso il ricongiungimento familiare, creando una situazione di forte tensione. Una problematica, questa, che si accentua soprattutto quando si tratta di ragazzi over 14, che pur dovendo iscriversi alle superiori trovano difficoltà a inserirsi nel sistema scolastico. 

Solo nelle ultime settimane, per inserire 10 ragazzi sono stati contattati 23 istituti di istruzione superiore di Roma.

Tutti si sono rifiutati per mancanza di posti. L’allarme arriva da Scuolemigranti, una rete di volontari che ha lanciato il progetto Discol proprio per supportare le famiglie straniere nell’accesso scolastico dei figli. 

Un fenomeno in crescita, sempre meno gestibile

“Ogni anno a settembre si produce una tensione ingestibile tra bambini e ragazzi che hanno il diritto e dovere di andare a scuola, ma non trovano posto, spiega ad ‘Ansa’ Paola Piva, coordinatrice di Scuolemigranti, una rete che aggrega 90 associazioni impegnate nell'insegnamento dell'italiano come lingua seconda.

Come detto, Scuolemigranti ha dato il via al servizio Discol, con lo scopo di aiutare i genitori stranieri che subiscono un rifiuto al momento dell’iscrizione dei propri figli. E i risultati non sono mancati: nel giro di tre anni, sono più di 500 i casi presi in carico da Discol, e di questi l’86% è stato risolto.

Ma il problema sta assumendo una portata sempre più significativa, fino a diventare praticamente ingestibile, con molti adolescenti giunti alla Capitale che non riescono ad accedere alle scuole superiori, nonostante il diritto allo studio. “Nelle ultime settimane”, racconta Anna Nota, responsabile del servizio Discol, “per inserire 10 ragazzi abbiamo contattato ben 23 istituti di istruzione superiore di Roma. Tutti si sono rifiutati, dichiarando di non avere posto

Gli ostacoli per l’inserimento dei neo-arrivati

Il primo ostacolo per i ragazzi stranieri che arrivano in Italia è capire quale scuola scegliere dopo la terza media. L'offerta scolastica è così vasta e differenziata che persino chi ha sempre studiato qui fatica a orientarsi. Per chi arriva da un altro paese, la possibilità di compiere una scelta “sbagliata” non può quindi che risultare ancora più tangibile. E il rischio è che, scoraggiati, molti ragazzi abbandonino gli studi prima ancora di portarli a termine. A Roma ci sono tante iniziative per l'orientamento scolastico, ma nessuna pensata appositamente per i neo-arrivati.

Il vero problema, però, emerge alle superiori, ed è la lingua. Per raggiungere il livello d'italiano necessario, i ragazzi devono affrontare un intenso sforzo continuo. Alcune scuole stanno cercando di aiutarli, riconoscendo il valore di chi parla più lingue. Ma la maggior parte degli istituti, come sottolinea la stessa Scuolemigranti, non è ancora pronta ad accogliere adeguatamente questi nuovi studenti.