Concetti Chiave
- I pianeti eseguono un moto di rotazione e di rivoluzione, influenzando la durata del giorno e delle stagioni.
- La prima legge di Keplero afferma che i pianeti orbitano in ellissi con il Sole in uno dei fuochi, variando la distanza dal Sole tra perielio e afelio.
- La seconda legge di Keplero indica che il raggio vettore disegna aree uguali in tempi uguali, causando variazioni di velocità orbitale.
- La terza legge di Keplero stabilisce che il quadrato del periodo di rivoluzione è proporzionale al cubo della distanza media dal Sole.
- L'inclinazione dell'asse terrestre a 66° e 33' rispetto all'orbita provoca variazioni nella durata del giorno e della notte.
Tre leggi di Keplero - Enunciazione e spiegazione
Tutti i pianeti hanno:un moto di rotazione, cioè compiono un giro intorno a sé stessi e un moto di rivoluzione. Prendiamo come esempio la terra.
Il moto di rotazione indica la rotazione della Terra intorno al suo asse, l'asse terrestre che va dal polo Nord al polo Sud.
Il tempo della rotazione varia a seconda del punto di vista:
rispetto ad una stella la Terra impiega 23 ore, 56 minuti e 4 secondi
rispetto al Sole 24 ore.
Ciò provoca il movimento apparente del cosmo e l'alternarsi delle ore di luce e di buio che non è graduale,infatti, prima del sorgere del Sole c'è l'alba e prima che tramonti c'è il crepuscolo.
Il moto rivoluzione indica la rotazione della Terra intorno al Sole.
Il suo asse è inclinato a 66° e 33' rispetto all'orbita e ciò porta alla diversa durata del dì e della notte e di conseguenza all'alternarsi delle stagioni.
Per questo scopo Keplero scoprì tre leggi:
- 1° legge: l'orbita che ogni pianeta descrive durante il suo moto di rivoluzione è un ellisse e il Sole occupa uno dei fuochi.Ciò significa che la posizione del Sole non è sempre la stessa, infatti, quando il pianeta si trova nel punto più vicino al corpo solare si dice perielio, quando, invece, è nel punto più distante si parla di afelio.
- 2° legge: il raggio che unisce il centro del Sole al centro del pianeta (raggio vettore) durante il suo moto di rivoluzione, delinea aree uguali in tempi uguali. La velocità, perciò, sarà diversa e nel perielio sarà massima, mentre nell' afelio sarà minima.
- 3° legge: si può esprimere con una formula …..t² è proporzionale a d³
Se un pianeta è lontano dal Sole, la sua forza di gravità non arriva e la velocità diminuisce, al contrario se è vicino.
Domande da interrogazione
- Qual è la prima legge di Keplero e cosa implica per l'orbita dei pianeti?
- Come descrive la seconda legge di Keplero il movimento dei pianeti?
- Cosa esprime la terza legge di Keplero riguardo al tempo e alla distanza dei pianeti dal Sole?
La prima legge di Keplero afferma che l'orbita di ogni pianeta è un'ellisse con il Sole in uno dei fuochi, implicando che la distanza tra il pianeta e il Sole varia, con il punto più vicino chiamato perielio e il più lontano afelio.
La seconda legge di Keplero stabilisce che il raggio vettore che unisce il Sole al pianeta copre aree uguali in tempi uguali, il che significa che la velocità del pianeta è massima al perielio e minima all'afelio.
La terza legge di Keplero esprime che il quadrato del periodo orbitale di un pianeta è proporzionale al cubo della sua distanza media dal Sole, indicando che i pianeti più lontani dal Sole hanno periodi orbitali più lunghi.