Concetti Chiave
- La terza legge del moto afferma che a ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria.
- Questa legge è una delle tre leggi del moto di Newton e si concentra sulla reciproca interazione tra due corpi.
- Originata dall'osservazione di come i corpi reagiscono quando sottoposti a un'azione, va oltre la semplice reazione.
- Le conseguenze della terza legge aiutano a prevedere il comportamento dei corpi, come la forza necessaria per rompere un muro.
- Nota anche come principio di azione e reazione, si focalizza sul confronto tra azione di un corpo e reazione dell'altro.
Terza legge del moto
Cosa dice la terza legge del moto? Con “terza legge del moto” ci si riferisce all’affermazione secondo la quale: se io do un colpo a un secondo corpo, questo lo restituirà a me con pari forza e direzione ma verso opposto, cioè verso di me. Spieghiamola. E’ un’affermazione, quindi ormai ai giorni d’oggi è risaputa la sua esattezza. Il colpo che infliggo io ha graficamente un verso, e il colpo che mi infligge di conseguenza (non simultaneamente) il corpo con cui sto avendo a che fare ha verso esattamente opposto, cioè è come se mi ritornasse il mio colpo, ovviamente a seconda delle capacità di ognuno di noi. Se do un pugno al muro, non si intende che il muro risponde dando un pugno a me, ma solo che il muro ha una sua forza con cui mi blocca, e infatti non riesco a romperlo con un semplice pugno, solitamente. Abbiamo come sempre due protagonisti e le loro azioni.Perché è chiamata terza legge? Perché Newton prima di essa ne affermò altre due, che a questa ovviamente sono collegate in quanto trattano dello stesso argomento, spesso sono considerate una un prolungamento dell’altra, in quanto appunto i protagonisti e le azioni fatte sono le stesse. Si tratta in pratica di una ulteriore osservazione dello stesso fenomeno.
Da quale osservazione è nata? Quali sono le sue cause? E’ nata dalla osservazione di come reagisce un corpo quando un secondo corpo gli impone la sua azione, ma non si limita a questo, bensì va più a fondo, osservando come il secondo corpo non solo reagisce al primo ma come lo contrasta.
Ha delle conseguenze? Sì, ha delle conseguenze perché ci fa prevedere come dobbiamo fare affinché il secondo corpo faccia quello che vogliamo. Per esempio, dobbiamo usare un martello per rompere un muro, ma il muro a sua volta reagirà con una forza di pari “potenza” anche se non la vediamo, questa sua forza consiste nel fare resistenza a noi. Sapendo questo, sappiamo quanta forza applicare, in che direzione e verso eccetera.
Perché si chiama anche terza legge della dinamica? “Terza legge” per ordine di formulazione, “dinamica” perché anche questa come le altre sue precedenti riguardano ciò che è in movimento e il suo dinamismo, ma si differenzia dalle altre perché riguarda anche la reciproca interazione, mentre le altre riguardavano più la semplice azione e risposta.
Perché si chiama principio di azione e reazione? Perché studiamo come un corpo agisce e come l’altro re-agisce, cioè ciò che ci riguarda è solo questo confronto e nient’altro.
Domande da interrogazione
- Cosa afferma la terza legge del moto?
- Perché è chiamata terza legge della dinamica?
- Quali sono le conseguenze della terza legge del moto?
- Perché si chiama principio di azione e reazione?
La terza legge del moto afferma che se un corpo A esercita una forza su un corpo B, il corpo B eserciterà una forza uguale e contraria su A.
È chiamata terza legge della dinamica perché è la terza formulata da Newton e riguarda il movimento e l'interazione reciproca tra corpi.
Le conseguenze includono la capacità di prevedere come un corpo reagirà a una forza applicata, permettendo di calcolare la forza necessaria per ottenere un determinato effetto.
Si chiama principio di azione e reazione perché studia come un corpo agisce e come l'altro reagisce, focalizzandosi sul confronto tra le due forze.